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Emilia-Romagna, entra in fase operativa il Piano Sanità Connessa

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Con la trasmissione formale del Piano dei Fabbisogni definito dal gruppo di lavoro Regione Emilia-Romagna, Lepida e Infratel è entrato nella fase operativo il progetto Sanità Connessa.

Si tratta di un’iniziativa nazionale prevista dal PNRR per la fornitura di servizi di connettività a Banda Ultra Larga entro il 2026 presso oltre 12 mila strutture del Servizio Sanitario pubblico sul territorio italiano con un finanziamento di oltre 387 milioni di euro e l’aggiudicazione di gare gestite da Infratel in 8 lotti.

Il lotto 4 (Emilia-Romagna, Marche e Umbria) è stato aggiudicato a TIM per un valore pari a circa 43 milioni di euro. Il gruppo di lavoro ha confermato che le circa 600 sedi di tipologia A contenute nell’elenco del bando sono sedi già connesse da Lepida con connettività pari a quelle prevista dal bando e latenza molto inferiori rispetto ai 50ms previsti per le sedi ospedaliere e 100ms per le altre sedi.

Le 355 sedi oggi non connesse verranno collegate in fibra ottica sulla base del Piano operativo in corso di redazione da parte di TIM con il coinvolgimento delle Aziende Sanitarie Locali, di Regione e Lepida.

Le reti avranno topologia di tipo Hub & Spoke e saranno realizzate in tecnologia MPLS Layer 3 VPN.

Il modello architetturale, secondo una delle configurazioni previste dal capitolato del bando, prevede che i Datacenter Lepida regionali di Ferrara e Modena siano identificati come nodi di interconnessione aventi funzione di Hub.

Grazie a tale architettura i servizi offerti alla Sanità saranno coerenti con il vigente modello regionale che prevede un’interconnessione ad alta affidabilità e ridondanza, una particolare attenzione alla bassa latenza, la circolazione dei dati solo nel territorio regionale, il passaggio obbligato in Datacenter nativamente connessi.

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