Infrastrutture

Emilia Romagna digitale, Lepida completa la Dorsale Sud Radio

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Opera strategica per la copertura digitale del territorio regionale, con la Dorsale Sud Radio la Rete Lepida arriva anche sui crinali appenninici regionali portando banda ultralarga e servizi a 100 mila cittadini. Mazzini: "Abbiamo costruito un percorso con tratte su frequenze licenziate, pubblico, capace di alimentare le esigenze di qualsiasi operatore".

Il 2017 è l’anno delle infrastrutture, ha annunciato nell’incontro di fine anno il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini: “Nella legislatura, possiamo contare su un pacchetto da 2 miliardi di euro per nuovi investimenti infrastrutturali, a cui si aggiunge 1 miliardo e 300 milioni per la Cispadana. Risorse straordinarie, che serviranno ad aumentare la competitività del territorio e a dare ossigeno al mondo del lavoro e delle imprese”.

Si tratta di investimenti per circa 3,5 miliardi di euro per tutto il territorio regionale, con focus sulle opere strategiche per la competitività e l’occupazione.

Tra le opere strategiche si inserisce il completamento a dicembre del progetto Dorsale Sud Radio per l’Emilia Romagna. I lavori, avviati quattro anni fa, sono stati portati a termine da Lepida con lo scopo di ampliare la copertura Internet del territorio, riducendo progressivamente l’ampiezza dei territori montani in divario digitale.

All’interno del pacchetto lavori, finanziato dalla Regione con 2,5 milioni di euro, c’era anche l’azione a favore delle aree non raggiungibili con il segnale televisivo trasmesso in modalità digitale terrestre. Alla società in house della Regione Emilia Romagna era stata affidata la parte di realizzazione e gestione delle infrastrutture, che prevedeva inizialmente la realizzazione di circa 40 siti, collegati con ponti radio lungo il crinale appenninico, interconnessi in 7 anelli territoriali interprovinciali alle infrastrutture già esistenti della Rete Lepida in fibra ottica.

Il direttore generale di Lepida, Gianluca Mazzini, ha spiegato a Key4biz, che “la connettività principale di tutti i gestori della Emilia-Romagna corre lungo il percorso della via Emilia e diminuisce mano a mano che ci si allontana da questa via storica“. “Abbiamo finalmente costruito una alternativa, un percorso lungo il crinale sud della Regione, con tratte su frequenze licenziate, pubblico, capace di alimentare le esigenze di qualsiasi operatore che voglia svolgere la sua attività in montagna, pronto e disponibile per tutti”.

Infrastruttura

Tecnicamente, fanno sapere da Lepida, la maggior parte delle infrastrutture è costituita da tralicci porta antenna alti 20m e collocati ad una distanza media di circa 15-20km.  Le antenne installate lavorano

alla frequenza licenziata di 26GHz ed hanno capacità di 450Mbps eventualmente upgradabile in caso di necessità.

Sostenibilità ambientale

Rilevante è stato il contributo del Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli della Regione Emilia-Romagna, che ha contribuito fattivamente al rispetto dell’ambiente e del territorio, rilasciando le autorizzazioni sismiche e collaborando alla redazione delle verifiche geologiche.

C’è da tener conto che si tratta di territori per la maggior parte oltre i 1000 metri di quota e non sono mancate installazioni anche ai 2000 metri di quota, basti pensare a casi come le installazioni sul Monte Cimone.

I vantaggi per le amministrazioni pubbliche, i cittadini e le imprese

Complessivamente la Dorsale Sud Radio ha capacità di coprire oltre 100.000 cittadini. L’attivazione di tutti i siti radio si è dispiegata fino a Piacenza e oggi può contare su 52 siti (tra punti di interconnessione con la fibra ottica e siti di dorsale) dove sono attivi operatori che forniscono servizi a imprese e cittadini del territorio valorizzando la capacità di trasporto o di fornire banda offerta dalla Rete Lepida, con ben 50 ospitalità attive.

Grazie alla Dorsale Sud Radio alcuni Municipi, che altrimenti ne sarebbero stati sprovvisti, possono oggi usufruire della connessione ultra broadband alla Rete Lepida, tra cuii: Berceto, Casteldelci, Castiglione

de Pepoli, Cerignale, Maiolo, Monchio delle Corti, Monzuno, Ottone, Pennabilli, San Benedetto Val di Sambro, San Leo, Tornolo, Valmozzola, Villa Minozzo, Zerba. in completamento in questi giorni i collegamenti di Camugnano e Castel di Casio.