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Emilia Romagna, completato l’ammodernamento della Rete ERretre

lepida

Era stata avviata a giugno 2015, partendo dalla provincia di Ferrara seguita in ordine da Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna, Piacenza e Parma, Reggio Emilia e Modena, la migrazione ai nuovi apparati di rete che implementano l’innovativa infrastruttura basata su un’architettura full-IP e completamente distribuita della Rete ERretre, la rete radiomobile regionale per la gestione delle emergenze.

Lo scorso 24 maggio, con la migrazione della provincia di Bologna, ad appena un anno dall’inizio e in anticipo rispetto alle previsioni, è avvenuto il completamento dell’ammodernamento su tutto il territorio regionale.

Tale attività ha visto l’evoluzione tecnologica degli 85 siti della Rete ERretre, che adesso possono contare su nuove stazioni radio base con “intelligenza distribuita”, connesse nativamente alla Rete Lepida e alla Dorsale Sud Radio, meno ingombranti, a basso consumo energetico e con possibilità di installazione fulloutdoor, oltre che su nuovi link radio che sfruttano la frequenza radio licenziata assegnata a Lepida nella banda dei 26GHz.

Contestualmente all’ammodernamento della rete è avvenuto lo switch-off dei vecchi apparati di sito ed è stato avviato il loro recupero e la conseguente dismissione. A parità di copertura sono stati trasferiti già in questa fase numerosi siti onerosi, precedentemente ospitati presso privati e operatori pubblici, verso strutture concesse in comodato d’uso gratuito dagli Enti Soci, consentendo così l’abbattimento dei costi di locazione, facilities e connettività.

Grazie ad una strategia di migrazione studiata nel dettaglio, durante tutta l’operazione non sono stati rilevati disservizi dagli utenti che operano sulla rete con oltre 6.200 terminali Tetra generando traffico mensile in rete per circa 11,5 Milioni SDS, 155.000 chiamate di gruppo e 12.000 chiamate individuali.

L’ammodernamento della rete consentirà di aumentare i servizi offerti, quali l’integrazione di comunicazioni voce e dati con reti esterne anche mediante smartphone. Una analisi preliminare porta alla riduzione dei costi industriali a regime di oltre il 30%, per cui si apre ora la discussione nei comitati di controllo analogo per definire le tariffe all’utenza per il periodo 2017-2019.

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