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Elezioni a Roma. I programmi? Una lista di impegni senza tempi, costi, trasparenza e innovazione

  1. Roma Capitale-Roma Digitale: simbolo di tutte le città italiane

Il 5 giugno si voterà per il sindaco della Capitale, oltre che per le amministrazioni di molte e importanti città italiane.

Ed è per questo che abbiamo lanciato l’idea di “Roma Capitale-Roma Digitale” come un nuovo paradigma di governo e gestione non solo di Roma, ma di tutte le città italiane.

Il paradigma delle città intelligenti: semplificate, digitali, trasparenti.

Le città digitali “intelligenti” costituiscono il nuovo modello di governo delle comunità locali, caratterizzato da una forte partecipazione dei cittadini alle decisioni pubbliche, da una burocrazia attiva e non oppressiva (per il benessere della comunità), da un sistema decisionale sulla base di dati certi, affidabili, completi, pubblicati sui siti delle città.

Senza questo modello le città non sono governabili ed il caos produrrà altri debiti, disservizi permanenti, conflitti sociali, ulteriori diseguaglianze sociali.

Ma allora, come i candidati sindaci a Roma considerano nei loro programmi la città, la burocrazia, il cambiamento necessario per andare verso nuovi scenari?

Oppure i programmi sono stati sviluppati nel solco della “tradizione”, con i soliti elenchi di cose da fare, corredati da poche righe sulle problematiche, privi di approccio strategico alla città, con nessun modello nuovo di governo delle comunità urbane?

Abbiamo preso in considerazione i programmi dei candidati sindaci, analizzando solo alcuni aspetti in relazione al nuovo paradigma “Roma Capitale-Roma digitale”.

Per fare questa analisi, abbiamo adottato alcuni parametri di valutazione con la finalità di verificare  se siamo ancora immersi in un modello superato di città oppure si possono rilevare elementi di cambiamento. Il risultato sicuramente sarà interessante per comprendere come poi opererà il sindaco eletto nella realtà della città.

  1. I criteri per l’analisi dei programmi dei candidati sindaci

 

I criteri riguardano la struttura e la descrizione del programma, la sua sostenibilità economica, gli aspetti istituzionali (Roma Capitale, Roma città metropolitana, i Municipi), i processi di riorganizzazione e di digitalizzazione.

Questi sono gli aspetti basilari per valutare se ci sono programmi con forte connotazione di cambiamento. Non faremo quindi una valutazione delle singole azioni da attivare per raggiungere i tanti obiettivi indicati nei programmi. Ma faremo un’analisi ed una valutazione “oggettiva” del quadro di insieme e degli elementi più significativi senza i quali è impossibile avviare un “cambiamento” funzionale alla rinascita di Roma Capitale.

La valutazione sarà effettuata sulla base di indicatori di giudizio di seguito esplicitati.

2.1 Dove trovare i Programmi dei candidati

Ecco dove trovare il programma di ciascun candidato

(In ordine alfabetico dei candidati):

2.2 La struttura dei programmi

Criteri di valutazione: a) molto articolata; b) buona articolazione; c) sufficientemente articolata; d) poco articolata.

L’articolazione del programma è stata rilevata considerando come è stato definito il programma stesso (secondo una metodologia chiara e secondo uno schema logico che permetta di comprendere subito il programma; per es. il rapporto logico tra finalità, obiettivi, azioni da effettuare, programmi specifici).

La struttura intesa sotto il profilo metodologico e dello schema logico è particolarmente articolata nei programmi di Stefano Fassina, Alfio Marchini, Virginia Raggi.

 

  1. Stefano Fassina Molto articolata
  2. Roberto Giachetti Buona articolazione
  3. Alfio Marchini Molto articolata
  4. Giorgia Meloni Buona articolazione
  5. Virginia Raggi Molto articolata

 

2.3 Descrizione dei programmi

Criteri di valutazione: a) rilevante; b) buona; c) sufficiente; d) scarsa.

Per descrizione si intende l’attenzione data ai contenuti del programma e a come sono descritti in termini analitici.

La descrizione viene valutata rispetto al rapporto tra contenuti e coerenza degli stessi nell’ambito del programma.

I programmi che presentano una descrizione rilevante sono quelli di Stefano Fassina, Alfio Marchini, Virginia Raggi.

Si rileva una coerenza tra le valutazioni del punto 2.3 e il punto 2.2.

 

  1. Stefano Fassina Rilevante
  2. Roberto Giachetti Buona
  3. Alfio Marchini Rilevante
  4. Giorgia Meloni Buona
  5. Virginia Raggi Rilevante

Sostenibilità economica

Criteri di valutazione: a) indicazioni molto puntuali; b) indicazioni in parte puntuali; c) indicazioni scarsamente puntuali; d) indicazioni inesistenti.

I programmi sono valutati (sia nelle parti generali sia per i programmi specifici) anche per le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione dei programmi stessi.

E sotto questo profilo tutti i programmi sono carenti.

 

  1. Stefano Fassina Indicazioni inesistenti
  2. Roberto Giachetti Indicazioni inesistenti
  3. Alfio Marchini Indicazioni inesistenti
  4. Giorgia Meloni Indicazioni inesistenti
  5. Virginia Raggi Indicazioni inesistenti

Rapporto tra Roma Città Metropolitana e Roma Capitale

 

Criteri di valutazione: rapporto analizzato in modo puntuale; analizzato in modo sintetico; non preso in esame. Il rapporto è rilevante sotto il profilo istituzionale, socio-economico, territoriale ed amministrativo. Tutti i programmi fanno riferimento all’importanza del rapporto ma non vanno oltre, non indicano scenari di sviluppi possibili né nuovi modelli di governance, di management, di amministrazione, ecc.

  1. Stefano Fassina Analizzato in modo sintetico
  2. Roberto Giachetti Analizzato in modo sintetico
  3. Alfio Marchini Analizzato in modo sintetico
  4. Giorgia Meloni Analizzato in modo sintetico
  5. Virginia Raggi Analizzato in modo sintetico

 

Interventi per ridefinire e riorganizzare le funzioni e le strutture dei Municipi

Criteri di valutazione: soluzioni analitiche; soluzioni sintetiche; nessuna soluzione indicata. Tutti i programmi fanno riferimento alla necessità di rivedere il ruolo e le funzioni dei Municipi ma non indicano ipotesi di modifica, nuovi modelli organizzativi, ecc.

 

  1. Stefano Fassina Soluzioni sintetiche
  2. Roberto Giachetti Soluzioni sintetiche
  3. Alfio Marchini Soluzioni sintetiche
  4. Giorgia Meloni Soluzioni sintetiche
  5. Virginia Raggi Soluzione sintetiche

I processi di riorganizzazione per una nuova burocrazia comunale

Criteri di valutazione: indicati in modo dettagliato; indicato in modo sintetico; non indicati. Tutti i programmi affrontano il problema; solo il programma Raggi offre una analisi più dettagliata.

 

  1. Stefano Fassina Indicato in modo sintetico
  2. Roberto Giachetti Indicato in modo sintetico
  3. Alfio Marchini Indicato in modo sintetico
  4. Giorgia Meloni Indicato in modo sintetico
  5. Virginia Raggi Indicato in modo dettagliato

I processi di digitalizzazione amministrativa

Criteri di valutazione: ben descritti; sinteticamente descritti; nessuna indicazione. I programmi Fassina e Raggi risultano più attenti alla ratio dei processi di digitalizzazione, che non sono solo espressione di processi di automazione ma soprattutto corrispondono ad un nuovo modello di amministrazione (l’amministrazione digitale).

  1. Stefano Fassina Ben descritti
  2. Roberto Giachetti Sinteticamente descritti
  3. Alfio Marchini Sinteticamente descritti
  4. Giorgia Meloni Sinteticamente descritti
  5. Virginia Raggi Ben descritti
  1. Conclusioni

 

Da questa analisi, riferita solo ad alcuni aspetti dei programmi dei candidati sindaci a Roma, possiamo rilevare che:

  1. La politica tende ancora (sia pure con uno stile più moderno) a presentare ai cittadini programmi scarsamente descritti, senza copertura finanziaria, senza indicazioni temporali nella attuazione del programma stesso
  2. Quindi i programmi si presentano ancora come delle “liste” di cose da fare 
  3. Non c’è una visione strategica ed innovativa su Roma Capitale per il prossimo quinquennio/decennio.
  4. Roma Capitale fa parte di Roma città metropolitana ed il sindaco di Roma Capitale è di diritto sindaco della Città metropolitana.
  5. Non si tratta di una carica onorifica, ma di un ruolo importante, primario, per un’area metropolitana tutta da costruire. Il sindaco che sarà eletto avrà anche la responsabilità di sviluppare una politica per l’area metropolitana eppure non ci sono indicazioni specifiche nei programmi.
  6. Quale rapporto tra Roma Capitale e Municipi? Il modello istituzionale attuale non permette un’autonomia decisionale e finanziaria dei Municipi, non permette quindi modelli innovativi dei servizi.
  7. Il rapporto con i Municipi dovrà sicuramente essere oggetto di decisioni chiare e forti da parte del Governo della città.
  8. Roma Capitale ha uno Statuto da “piccolo Comune” (come ho scritto in altre occasioni su Key4biz), ma soprattutto è organizzata su modelli amministrativi degli anni Ottanta: con processi amministrativi complessi ed onerosi per tutti, con un sistema amministrativo “frastagliato”, diseguale, che oscilla tra azioni discrezionali molto consistenti e contesti amministrativi scarsamente trasparenti.
  9. E’ necessario un intervento molto forte di innovazione organizzativa, su base scientifica e nella logica della sostenibilità economica e burocratica.
  10. Vedremo cosa farà il sindaco eletto.
  11. Roma Capitale oggi non può che essere anche Roma digitale: un’amministrazione semplificata, in rete, trasparente, intelligente.
  12. Anche su questo problema i programmi sono abbastanza lontani da un modello di Roma Digitale.

 

La conclusione

I programmi dei candidati sindaci della Capitale sono “vetusti” (solo elenchi di cose da fare!), non ci sono novità negli scenari (nessuna visione strategica di Roma Capitale). Sono da costruire sia i modelli istituzionali sia quelli organizzativi e digitali.

E ricordo che stiamo parlando delle elezioni amministrative per Roma Capitale: forse qualcuno non se ne è accorto!

A giorni Roma avrà il nuovo Sindaco e noi valuteremo ogni passo, con spirito costruttivo ed indicando le metodologie alternative.

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