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Elezioni a Roma, la smart city nei programmi dei candidati: le proposte di Alfio Marchini

Promuovere un grande sviluppo urbano, ma “non intensivo”, sostenibile, da un punto di vista ambientale, sociale ed economico, che punti a rafforzare la coesione sociale, potenziare la crescita culturale e migliorare i servizi al pubblico, sono le principali linee guida evidenziate nel programma “Fare Roma aperta, coesa, sostenibile, competitiva presentato da Alfio Marchini.

Un programma di 101 punti in cui l’innovazione tecnologica secondo il candidato a sindaco dovrà giocare un ruolo fondamentale “per la manutenzione della città, il suo decoro, la capacità di conservare ciò che viene realizzato”.

Si parte dal Catasto stradale digitale, per garantire “una gestione integrata, efficace e trasparente di tutti gli interventi ordinari e straordinari, dei servizi di concessione e della segnaletica stradale sulla rete viaria di competenza del comune”.

In chiave di resilienza, Marchini propone i cosiddetti ‘tombini intelligenti’, cioè “Sistema Informatico di Monitoraggio Acque Pluviali” (SIMAP), che “controllerà costantemente lo stato di tutti i tombini collegandoli in rete ad una Centrale operativa in grado di localizzare con estrema precisione quello in allarme, consentendo un rapido, puntuale e risolutivo intervento”.

Il verde urbano avrà un ruolo centrale nel migliorare la qualità della vita dei cittadini, con il compito del Comune di favorire la partecipazione degli stessi e rendere più efficienti i singoli Municipi. Il programma prevede la diffusione di orti e giardini verticali sui tetti dei palazzi romani, con lo scopo di sensibilizzare i cittadini verso la cultura ambientale, consentire un maggiore assorbimento delle acque piovane a beneficio del sistema di raccolta delle stesse a livello stradale, climatizzare in maniera naturale gli edifici (abbassare le temperature soprattutto d’estate, mitigando l’effetto ‘Isola di calore).

L’idea, si legge nel documento, è quella di dare in affidamento ai cittadini gli spazi verdi, di istituire orti sociali di quartiere, di realizzare più giardini scolastici (manutenuti con gli sponsor) e di rivedere il sistema dei bandi dei Punti verdi.

Un capitolo corposo è dedicato ai rifiuti, con una politica di razionalizzazione della spesa (recupero di 100 milioni di euro) e il potenziamento del riciclo, e alla mobilità urbana. Qui, secondo Marchini, servono più mezzi di trasporto pubblico e un nuovo servizio di car-sharing, van-sharing per la logistica, più piste ciclabili.

Si prevede inoltre l’utilizzo di semafori intelligenti dotati di telecamere e sensori per ottimizzare i flussi del traffico, un servizio di segnalazione problemi in strada via web e rete mobile, la nascita di un ufficio per la smart city, dati aperti sui consumi energetici negli uffici pubblici per raggiungere la piena efficienza energetica e un codice etico sul risparmio energetico per tutti i dipendenti comunali.

la promozione della Capitale passerà anche per il recupero del centro storico, la realizzazione del progetto di grande parco archeologico internazionale, la nascita delle officine della creatività 2.0, i nuovi PIT (Punti di Informazione Turistica) multiservizi e connessi in rete e musei e biblioteche 3.0, nuovi itinerari culturali digitalizzati e accessibili a tutti.

Spazio anche all’economia del territorio metropolitano, con la “Casa delle Startup più grande d’Europa”, predisponendo “postazioni di piccoli uffici e lavoro in coworking dotate di utenza elettrica e di collegamento internet gratuiti, da assegnare tramite bando pubblico per premiare le migliori idee nel campo dell’innovazione tecnologica, della cultura e del turismo”, il marchio ‘Made in Rome, per il sostegno alle imprese dell’artigianato locale.

Per quanto riguarda la rigenerazione e la riqualificazione urbana, Marchini lancia l’idea del Piano di sviluppo dei condomini ecologici, con l’obiettivo di “incentivare i cittadini ad attuare pratiche virtuose di risparmio, mettendo loro a disposizione strumenti tecnici e professionisti del settore per favorire l’adozione di uno stile di vita più sostenibile”.

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