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Elettricità dal mare: arriva PEWEC, dispositivo low cost

Energia dal mare

Un sistema galleggiante che ricorda una zattera in mare aperto, realizzato per produrre elettricità sfruttando l’oscillazione dello scafo per effetto delle onde. Si tratta di una tecnologia smart e low cost che ENEA ha presentato questa mattina a Roma. Il dispositivo utilizzato si chiama PEWEC (Pendulum Wave Energy Converter) ed è stato pensato per le coste italiane, dove le onde sono di piccola altezza e alta frequenza.

Il prototipo, in mostra solo oggi davanti sede dell’ENEA a Roma, è in scala 1:12, pesa 3 tonnellate, misura 3m x 2m x 2m di altezza ed è frutto della collaborazione con il Politecnico di Torino, nell’ambito dell’Accordo di programma tra Ministero dello Sviluppo Economico ed ENEA sulla Ricerca di Sistema Elettrico.

Questo sistema low cost di produzione di energia dal mare è particolarmente interessante per le tante isole italiane, dove la fornitura di energia è garantita da costose e inquinanti centrali a gasolio”, ha affermato Gianmaria Sannino, responsabile del laboratorio ENEA di modellistica climatica e impatti, durante il convegno “Energia elettrica dal mare”, il sesto appuntamento del ciclo di conferenze sulla Ricerca di Sistema Elettrico durante il quale è stato presentato il prototipo’.

Ma sfruttare l’energia del mare significa conoscere in modo dettagliato la velocità delle correnti, l’altezza delle onde e l’intensità delle maree: per questo l’ENEA ha realizzato “L’Atlante del clima ondoso del Mediterraneo”, la prima mappa capace di individuare in modo accurato le zone più interessanti per lo sfruttamento energetico delle onde.

Questa mappa, realizzata sempre nell’ambito dell’accordo di programma con il Ministero dello Sviluppo Economico, permette di conoscere i valori di altezza e direzione utili a stimare l’elettricità ricavabile in un’area specifica e a definire la tecnologia più adatta da utilizzare, prendendo in considerazione anche le condizioni estreme a cui il generatore può essere sottoposto.

Una grande novità per un settore che finora ha stimato il potenziale energetico solo attraverso i dati di 15 boe distribuite lungo le coste italiane.

L’ENEA ha, inoltre, realizzato un nuovo sistema operativo per la previsione del moto ondoso fino a cinque giorni, in grado di stimare l’energia da immettere nella rete elettrica con un dettaglio spaziale di poche centinaia di metri.

A livello europeo l’ENEA partecipa al programma congiunto di ricerca sull’energia dal mare JP Marine Renewable Energy, proposto dalla European Energy Research Alliance (EERA). Lo sfruttamento dell’energia dal mare è tra le priorità della Commissione europea per lo sviluppo della Blue Economy: per 2014-2020 è stato presentato un piano di azione con l’obiettivo di raggiungere una potenza installata di 3,6 GW entro il 2020 e di 188 GW al 2050.

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