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#eJournalism: a Berlino la prima rete social dedicata ai freelance

di Redazione |

Hostwriter è stato lanciato lo scorso maggio da tre giornaliste di Berlino e ha già quasi 1000 utenti iscritti. A cosa serve? A stabilire forme di aiuto e collaborazione tra giornalisti freelance.

Si chiama Hostwriter ed è una sorta di rete social che permette ai giornalisti di darsi una mano nel lavoro e durante i viaggi che li portano lontani da casa. Ecco i particolari.

Una rete online per aiutare giornalisti di tutto il mondo a “trovare una storia, un collega e un divano” è stata fondata da tre giornaliste a Berlino.

Si tratta di Hostwriter, che – spiega Susann Eberlein in un interessante articolo sull’Osservatorio europeo di giornalismo – intende incoraggiare la collaborazione tra giornalisti e aiutarli a trovare un alloggio durante i loro viaggi di lavoro all’estero.

Descritto dalle sue fondatrici come una sorta di “couchsurfing per giornalisti”, Hostwriter è stato lanciato lo scorso maggio di quest’anno e ha già attratto quasi 1000 utenti iscritti.

#eJournalism è una rubrica settimanale promossa da Key4biz e LSDI (Libertà di stampa, diritto all’informazione).

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“In generale l’Europa e il mondo stanno fondendosi sempre di più l’una con l’altro, economicamente ad esempio, ma ci sono anche altre questioni come i rifugiati e la migrazione – spiega così, Tabea Grzeszyk una delle fondatrici, la filosofia del network -. Per questo è del tutto naturale lavorare attraversando i confini. Se si lavora insieme si avrà una storia migliore”.

Grzeszyk afferma che Hostwriter vuole appunto spronare i giornalisti a collaborare invece di competere: “Ho l’impressione che alcuni giornalisti freelance si chiudano a riccio, nascondendo i loro contatti perché temono di non vendere più le loro storie: c’è isolamento e competizione. Crediamo che non si debba necessariamente sgomitare, ma che si possa al contrario trarre vantaggio gli uni dagli altri. Se si collabora attraverso i confini, non c’è ragione di competere”.