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Efficienza energetica e rinnovabili: dal Mise 15 mln di euro ai Comuni del Mezzogiorno

La riduzione dei consumi e l’ottimizzazione delle risorse energetiche a nostra disposizione è uno dei principali obiettivi delle amministrazioni cittadine di tutto il mondo. I consumi di energia elettrica sono raddoppiati negli ultimi 40 anni, quasi il 70% del totale in ambiente urbano.

In questo scenario il ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato online il Piano d’Azione per l’efficienza energetica 2014: documento proposto dall’Enea e che illustra gli obiettivi di efficienza energetica fissati dall’Italia al 2020 e le misure di policy attivate per il loro raggiungimento.

Grazie a questa nuova misura, introdotta con il decreto legislativo 102/2004, a seguito del recepimento della direttiva ue 2012/27, sarà possibile conseguire al 2020 gli obiettivi di efficienza energetica fissati dal nostro Paese, tra i quali la riduzione di 55 Mton/anno di emissioni di gas ad effetto serra e il risparmio di circa 8 miliardi di euro l’anno di importazioni di combustibili fossili.

Il ministero, inoltre, ha reso disponibile in rete la piattaforma CSE che permetterà ai Comuni, grazie ad un fondo di 15 milioni di euro, di presentare le richieste per la concessione di contributi a fondo perduto per progetti di efficientamento o produzione di energia da fonti rinnovabili sugli edifici pubblici delle Regioni Convergenza.

In collaborazione con il Mise, anche l’Enea ha pianificato diverse attività di ricerca e sperimentazione per la smart energy in Italia. Nei giorni scorsi è stato presentato a Roma il nuovo rapporto dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA): “Energy Technology Perspectives 2014.

In tutti gli scenari elaborati dal rapporto IEA, fino al 2050, la quota di energia elettrica cresce fino a un quarto del totale della domanda di energia globale, mentre le emissioni di CO2 diminuiscono del 90% rispetto ai livelli del 2011. Inoltre, se oggi il 65% dell’energia elettrica viene prodotta con combustibili fossili, contro il 20 per cento del contributo delle rinnovabili, queste percentuali  vengono esattamente ribaltate al 2050.

Durante lo svolgimento dell’iniziativa, l’ENEA ha illustrato i progetti che sta mettendo a punto, in collaborazione con il ministero, per realizzare gli obiettivi di monitoraggio sullo stato e sulle prospettive di sviluppo delle tecnologie energetiche in Italia,  in ottemperanza ai compiti assegnati all’ENEA dall’art. 40 del decreto legislativo 28/2011 (Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili).

(F.F.)

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