INCENTIVI

Efficienza energetica: quali gli incentivi per la ristrutturazione

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Duemila euro per riscaldare o al contrario rendere più fresca la propria abitazione. E' la cifra che in media spende in un anno una famiglia italiana.

Una famiglia italiana in un anno spende circa 2.000 euro per riscaldare o al contrario rendere più fresca la propria abitazione. Questa cifra oggi potrebbe essere abbattuta fino 50% con interventi di efficientamento energetico che fino al 31 dicembre 2016 possono essere fatti beneficiando di alcuni incentivi che consentono di risparmiare sugli acquisti di caldaie, pompe di calore o sistemi con solare termico, ma anche su interventi di ristrutturazione ordinaria o straordinaria. Per aiutare gli interessati a orientarsi tra le varie possibilità di scelta, MCE Lab, l’osservatorio sul vivere sostenibile promosso da MCE – Mostra Convegno Expocomfort che si terrà alla Fiera di Milano dal 15 al 18 marzo prossimi – ha tracciato un quadro per i consumatori. Eccolo di seguito.

DETRAZIONI IRPEF 65% su interventi di riqualificazione energetica Chi ha in piano di effettuare nel 2016 interventi volti ad aumentare l’efficienza energetica di abitazioni o spazi condominiali, può usufruire del cosiddetto Ecobonus. L’incentivo in questo caso consiste in una detrazione IRPEF pari al 65% delle spese sostenute, da scaricare in dichiarazione dei redditi attraverso una suddivisione in rate di egual importo e in massimo 10 anni. Gli interventi che godono di questa agevolazione sono:
Riqualificazione globale su edifici esistenti, ovvero tutti gli interventi che permettano di conseguire un miglioramento del fabbisogno annuo di energia per la climatizzazione invernale inferiore ai limiti fissati. Il tetto massimo detraibile di 100.000 euro (65% di circa 154.000 euro).

Interventi sull’involucro che consentono di migliorare l’isolamento termico e mantenere la temperatura all’interno dell’edificio. In questo caso, il tetto massimo detraibile è di 60.000 euro (65% di circa 92.000 euro). Installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, Il tetto massimo detraibile è di 60.000 euro (65% di circa 92.000 euro).
Sostituzione (parziale o totale) di impianti termici. In particolare, l’incentivo riguarda la sostituzione di caldaie esistenti con caldaie a condensazione o con generatori di calore a biomasse, l’installazione di pompe di calore ad alta efficienza e di impianti geotermici a bassa entalpia, la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore. E’ incentivata con la detrazione anche la trasformazione di impianti autonomi in impianti centralizzati con contabilizzazione del calore. Il tetto massimo detraibile di 30.000 euro (65% di circa 46.000 euro).

Acquisto e posa in opera di schermature solari. Il tetto massimo detraibile di 60.000 euro (65% di circa 92.000 euro).

Acquisto, installazione e posa in opera di sistemi domotici. Questa detrazione, novità introdotta dal 2016, riguarda i dispositivi multimediali in grado di controllare da remoto gli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda sanitaria e di climatizzazione degli edifici, con lo scopo di aumentare la consapevolezza dei consumi energetici da parte degli utenti e di garantire una maggiore efficienza di funzionamento degli impianti. Sono inoltre detraibili tutte le spese inerenti ai lavori, quindi anche i costi delle opere edili, delle prestazioni professionali relative alla progettazione e al rilascio della certificazione energetica necessaria per la fruizione dell’incentivo e per la realizzazione degli interventi e i costi amministrativi. Per usufruire di questa detrazione è necessario effettuare tutti i pagamenti tramite bonifico bancario o postale. In caso di interventi su parti comuni di edifici residenziali, tutti quelli che non potrebbero usufruire delle detrazioni perché hanno redditi molto bassi e quindi con IRPEF azzerata, possono cedere l’ecobonus alla ditta che esegue i lavori in cambio di uno sconto.

CONTO TERMICO. Chi ha in programma interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica in un edificio già esistente, compresa la sostituzione di impianti di climatizzazione o scaldacqua obsoleti, può usufruire degli incentivi previsti dal nuovo Conto Termico (700 milioni sono destinati ai privati e 200 milioni alle PA). In questo caso l’incentivo consiste in un rimborso di parte della spesa effettuata, tramite bonifico bancario erogato dal GSE. Più in dettaglio, gli interventi per cui i privati possono accedere agli incentivi del Conto Termico sono: la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti e/o di scaldacqua elettrici con impianti, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria, dotati di pompe di calore; la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di generatore di calore alimentato da biomassa; l’installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale, anche abbinati a sistemi di solar cooling. (Solo in questo terzo caso l’edificio in cui si effettua l’intervento può anche essere di nuova costruzione).

DETRAZIONE 50% IRPEF per interventi di ristrutturazione edilizia Un’altra agevolazione a disposizione di chi quest’anno ha in programma interventi sulla propria abitazione è la detrazione del 50%, che si estende anche a lavori di ristrutturazione non volti a migliorare l’efficienza energetica dell’immobile. Questo incentivo consiste nella detrazione dall’Irpef il 50% delle spese sostenute per un massimo di 96.000 euro, suddivisa in 10 quote annuali di egual importo a partire dall’anno in cui vengono eseguiti i lavori. Rientrano quindi in questo bonus: interventi volti a realizzare opere finalizzate al risparmio energetico convenzionale (ad esempio l’acquisto di impianti fotovoltaici, l’adeguamento degli impianti a gas esistenti, la sostituzione di un vecchio generatore di una caldaia convenzionale con un generatore ad alto rendimento) interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria le spese per la progettazione degli interventi, quelle relative alle prestazioni lavorative per la realizzazione delle opere, per l’acquisto dei materiali, per perizie tecniche e relazioni di conformità, per l’IVA e per il rilascio di autorizzazioni. Questa detrazione non è cumulabile, su uno stesso intervento, con altre agevolazioni (come ad esempio l’Ecobonus per interventi previsti da entrambi gli incentivi). Per usufruire di questo bonus è necessario effettuare tutti i pagamenti tramite bonifico bancario o postale.

BONUS MOBILI. Chi ristruttura casa e usufruisce delle detrazioni del 50%, ha a disposizione anche il bonus mobili: una detrazione IRPEF del 50% della spesa effettuata per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici dalla classe A in poi (A per i forni, A+ per tutti gli altri elettrodomestici). Questo bonus non è invece disponibile per chi sceglie di usufruire dell’Ecobonus. Anche in questo caso, per accedere all’incentivo è necessario prestare attenzione alla modalità di pagamento: bonifico bancario o postale, carta di credito o carta di debito. Non è possibile invece utilizzare assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

IVA AGEVOLATA AL 10%. Chi decide di eseguire interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, ristrutturazione o interventi di restauro e risanamento conservativo di immobili residenziali già costruiti può godere di un ulteriore beneficio fiscale, abbinabile alle agevolazioni precedenti: l’IVA agevolata sulle prestazioni di servizi. Sul costo della ditta che esegue i lavori, compreso la fornitura di materiale da parte della ditta stessa, si applica quindi l’IVA ridotta al 10 %, che scende invece al 4% quando gli immobili sono nuove costruzioni non di lusso.