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Efficienza energetica: presentata a Roma la serra bioclimatica

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Sfruttando il principio dell’effetto serra minimizza le dispersioni termiche delle pareti esterne dei condomini.

Rendere minime le dispersioni termine delle pareti esterne dei condomini e godere degli incentivi fiscali nella misura del 50% e del 65% per gli elementi oscuranti. Risultati che si otterrebbero con la serra bioclimatica presentata ieri durante il convegno “Efficienza energetica e condomini: istruzioni per l’uso”, organizzato ieri a Roma da Smart Energy Expo e Amministratori Immobiliari Associati (Aima).

Una nuova soluzione che sfrutta il principio dell’effetto serra.

‘Se ipotizzassimo di voler intraprendere lavori di ristrutturazione o riqualificazione energetica nel condominio dove attualmente viviamo, in massima sintesi potremmo dire di avere la possibilità di accesso a quattro diverse misure di incentivazione (e non solo di detrazione): detrazioni fiscali del 50% per ristrutturazioni edilizie, Ecobonus del 65% per le riqualificazioni energetiche, conto termico e titoli di efficienza energetica, ma non sempre questi meccanismi sono ben noti al grande pubblico’, ha spiegato durante l’incontro Mario Nocera dell’Unità Tecnica Efficienza Energetica dell’Enea.

‘Balconi, terrazzi e giardini con apposite strutture si trasformano in veri e propri accumulatori di calore d’inverno e spazi godibili d’estate’, ha spiegato Carla Melani di Aima, ‘la serra bioclimatica dovranno essere costruite secondo determinati principi di esposizione e con tecniche e serramenti indicati, per evitare che l’effetto ottenuto sia opposto a quello desiderato’.

 

Il recente rapporto annuale Enea sull’efficienza energetica – si legge in una nota  – ha evidenziato che oltre due milioni di contribuenti hanno investito più di 22 miliardi nella riqualificazione energetica della propria abitazione, anche se la maggioranza degli incentivi richiesti incidono su elementi quali caldaie e infissi, ma pochi su interventi di efficientamento delle superfici opache (coibentazione pareti esterne). Questo perché le ristrutturazioni, godendo già del 50% delle detrazioni fiscali, fanno sì che ulteriori investimenti per l’efficientamento energetico risultino poco invitanti.