Efficienza energetica, Lepida sperimenta i nuovi sensori ambientali

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Lepida installa in via sperimentale 30 sensori di nuova generazione nei suoi uffici. Obiettivo: migliorare le performance energetiche, aumentando l’efficienza e riducendo i consumi e quindi l’impatto ambientale.

Sono piccoli e facilmente collocabili i nuovi sensori che in via sperimentale, per la prima volta in Italia, Lepida sta installando nei suoi uffici per il monitoraggio ambientale dei consumi energetici. Grazie al supporto tecnologico di Patavina Technologies, l’azienda romagnola ha attivato nelle sue strutture i primi 30 dispositivi per misurare temperatura ambientale, umidità e luminosità.

Tecnicamente si tratta di sensori digitali dotati di software embedded che saranno gestiti dalla piattaforma di telecomunicazioni di Patavina Technologies, a sua volta collegata alla piattaforma Sensornet, prodotta dalla Divisione R&S di LepidaSpA: una sola cella può gestire fino a 50.000 nodi e risulta quindi molto adatta ad applicazioni in ambito Internet delle Cose.

La soluzione si basa sull’utilizzo di una tecnologia radio innovativa, denominata Lo-Ra, che usa i microchip di Semtech e può essere utilizzata efficacemente ed efficientemente, anche dal punto di vista della durata delle batterie, in ambienti indoor (usualmente tra i più ostili per le tecnologie radio) con una architettura di rete molto snella.

Come spiegato in una nota aziendale, Lepida vuole provare la capacità del sistema di trasmettere dati puntuali in funzione di una pianificazione efficiente delle risorse energetiche, cercando di ridurre i consumi, i costi e l’impatto ambientale. Nei prossimi mesi saranno dispiegati un’altra decina di sensori in edifici vicini, per verificare la possibilità di raccogliere dati in modalità diffusa.

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