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Editoria, i quattro principali strumenti per gli Editori

Marco Croella ci illustra quattro dei principali strumenti che gli Editori potrebbero utilizzare, sia a livello Nazionale che Europeo.

Il primo è il Bando Transizione Digitale Organismi Culturale e Creativi (Bando TOCC), i cui interventi sono finalizzati:

– Alla realizzazione di progetti di digitalizzazione del proprio patrimonio per migliorare la diffusione;

– Alla creazione di nuovi prodotti culturali e creativi.

Il bando, che scade il 1° Febbraio 2023 alle ore 18:00, stanzia l’80% a fondo perduto e un massimo di 75.000 Euro.

Tra gli strumenti Europei troviamo European Cooperation projects, che consiste in progetti per la creazione e circolazione transnazionale di opere e di innovazione dei settori culturali. I progetti possono essere di partner di nazioni differenti: 3 (Small), 5 (Medium) o 10 (Large).

A seconda della taglia dei progetti vengono stanziati tra il 60% e l’80% a fondo perduto, con un massimo di 200.000/2.000.000 Euro.

Il limite massimo per poter fare domanda è il 23 Febbraio 2023.

Circulation of Literary Works, un altro strumento Europeo che finanzia i lavori di traduzione, promozione e distribuzione di opere letterarie di fiction e che supporta le attività di vendita dei diritti.

Il progetto, con scadenza 21 Febbraio 2023, stanzia il 60% a fondo perduto tra i 100.000 Euro (almeno 5 libri) e i 300.000 Euro (almeno 21 libri).

Infine, Marco Croella ci propone InnovLabche si concentra sullo sviluppo di processi creativi innovativi, sul miglioramento di business model e sull’allargamento audience potenziale.

Al centro di questi progetti deve esserci la cooperazione tra ambiti culturali differenti.

I progetti possono essere di proponenti singoli o di due entità.

Questo progetto, che scade il 20 Aprile 2023, stanzia il 60% a fondo perduto con un massimo di 5 Milioni di Euro.

Non si sente spesso parlare di Public Funding per l’Editoria, per questo motivo ho voluto condividere questa sintesi interessantissima di alcuni strumenti utili di cui gli Editori potranno beneficiare. Soprattutto perché sappiamo benissimo, ormai, quanto sia importante operare nei settori culturali e creativi favorendo l’innovazione e la transizione digitale.

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