Ecosia.org

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A 7 anni dal suo lancio ufficiale, il motore di ricerca Ecosia è riuscito nell’impresa di piantare più di 4 milioni di alberi in tutto il mondo. Attraverso l’utilizzo di www.ecosia.org, infatti, è possibile far crescere i ricavi pubblicitari che poi vengono donati per l’80% circa ai programmi di riforestazione di diversi Paesi.

Per raggiungere l’obiettivo, però, si deve aggiungere Ecosia come “estensione del browser” in uso e interrogarlo il più possibile per fare ricerca in rete. In Burkina Faso, nella Regione del Sahel colpita da siccità, i partner di Ecosia stanno collaborando con le popolazioni locali per trasformare il deserto in foresta, rallentare il diffondersi di malattie e tracciare il cammino per un futuro prospero e sostenibile.

Nato a Wittenberg (Germania), il 14 dicembre 2009, da un’idea di Christian Kroll, Ecosia è un’impresa sociale (benefit corporation o B-corporation) fondata in associazione con Bing, Yahoo ed il WWF. Oltre ai proventi associati al volume di ricerche fatte con attraverso Ecosia, altre fonti di finanziamento per i progetti di green economy & smart growth sono gli ‘ecolink’, link affiliati al motore di ricerca per acquisti online (una percentuale della transazione va ad Ecosia).

Una piattaforma a bassissimo impatto ambientale, inolre, perché pensata per neutralizzare al 100% le emissioni di CO2 generate dai suoi server, grazie all’alimentazione da fonti energetiche rinnovabili.

In alto a destra della home page c’è il menù a scomparsa e il numero progressivo di alberi che col passare dei minuti si contribuisce a piantare tramite i progetti sostenuti dal motore di ricerca. Il menù si compone di una pagina per impostare lingua e altri dati di amministrazione (‘Impostazioni’), quindi le news (‘Notizia’), le informazioni su Ecosia (‘Che cosa è Ecosia?’), il lavoro di ‘Piantumazione’ (il piantare gli alberi) e le informazioni sul ‘Chi siamo’.

Le sue pagine sono consultabili anche in lingua italiana.

Selezionando il simbolo grafico del motore di ricerca, posizionato proprio al centro della prima pagina, si aprono una serie di indicazioni e notizie sull’origine del progetto e le sue evoluzioni economiche, sociali e ambientali.

In ogni momento si può prendere visione dei dati economici sulla redistribuzione degli utili derivanti dalla pubblicità in progetti green. A queste notizie aggiornate con molta frequenza si aggiunge poi la pubblicazione periodica di business report.

Tra le azioni più interessanti fin qui proposte e in fase di realizzazione, c’è sicuramente la “Grande Muraglia Verde“: una fascia verde, coltivata, boscosa e ripopolata (ora desertica), da Dakar ad Asmara (cost-to-coat dal Senegal all’Eritrea), che consentirebbe alle popolazioni locali si sviluppare un’agricoltura di prossimità più forte, di vivere in un ambiente più vivibile, più piovoso, più ricco di risorse naturali da preservare ed estendere ai territori limitrofi (così da strapparli al deserto e all’abbandono).

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Legenda: @ sufficiente; @@ buono; @@@ ottimo