Le misure

Economia circolare: l’Ue stanzia 6 miliardi per crescita sostenibile e nuovi posti di lavoro

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La Commissione UE adotta un nuovo e ambizioso pacchetto di misure sull’economia circolare: per rafforzare la competitività delle imprese, creare posti di lavoro, generare una crescita sostenibile e migliorare la qualità della vita di tutti.

È un’azione senza precedenti, quella annunciata ieri dalla Commissione europea, che prevede un sostanzioso pacchetto di misure per promuovere la transizione verso un’economia a basso impatto ambientale in tutti i Paesi membri.

Si tratta di 6,1 miliardi di euro che saranno destinati ad aiutare le imprese e i consumatori europei a effettuare la transizione verso un’economia circolare e per promuovere un maggior ricorso al riciclaggio e al riutilizzo.

Le misure adottate dalla Commissione europea servono a proporre in maniera chiara un percorso “credibile ed ambizioso”, relativo all’interno ciclo dei prodotti e supportato da una normativa intelligente, ha affermato il primo Vicepresidente della Commissione e responsabile per lo Sviluppo sostenibile, Frans Timmermans: “Il nostro pianeta e la nostra economia non sopravviveranno se continueremo a seguire i dettami del “prendi, trasforma, usa e getta”. Le risorse sono preziose e vanno conservate, sfruttandone al massimo il potenziale valore economico. L’economia circolare si prefigge di ridurre i rifiuti e proteggere l’ambiente. Ripensiamo il nostro modo di produrre, lavorare e acquistare: creeremo nuove opportunità e nuovi posti di lavoro”.

Nello specifico, oltre la dotazione finanziaria, ecco le solzuioni adottate e da realizzare nel corso del mandato dell’attuale Commissione:

  • azioni per ridurre i rifiuti alimentari e strumenti per raggiungere l’obiettivo di sviluppo sostenibile globale di ridurre della metà i rifiuti alimentari entro il 2030;
  • sviluppo di norme di qualità per le materie prime secondarie;
  • misure sulla progettazione ecocompatibile per promuovere la riparabilità, longevità e riciclabilità dei prodotti, oltre che l’efficienza energetica;
  • revisione del regolamento relativo ai concimi e sostenere il ruolo dei bionutrienti;
  • strategia per le materie plastiche nell’economia circolare, che affronta questioni legate a riciclabilità e biodegradabilità, e riduzione dei rifiuti marini;
  • azioni in materia di riutilizzo delle acque.

Passare a un’economia più circolare vuol dire rimodellare l’economia di mercato e migliorare la nostra competitività – ha dichiarato Jyrki Katainen, Vicepresidente della Commissione, responsabile per l’Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività – il potenziale di creazione di posti di lavoro dell’economia circolare è enorme, e la domanda di prodotti e servizi migliori e più efficienti è in piena espansione. Rimuoveremo gli ostacoli che frenano le imprese e potenzieremo il mercato interno delle materie prime”.

Strumenti e misure per rendere raggiungibili obiettivi di riduzione dei rifiuti in tutti gli Stati UE:

  • riciclaggio del 65% dei rifiuti urbani entro il 2030;
  • riciclaggio del 75% dei rifiuti di imballaggio entro il 2030;
  • ridurre al massimo al 10% il collocamento in discarica per tutti i rifiuti entro il 2030;
  • divieto del collocamento in discarica dei rifiuti della raccolta differenziata;
  • misure concrete per promuovere il riutilizzo e trasformare i prodotti di scarto industriale in materie prime;
  • incentivi economici affinché i produttori facciano giungere prodotti più ecologici sul mercato.