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eCommerce, la sfida di Poste a Amazon ‘Consegne fino a sera e nel weekend’

Poste Italiane ha messo in atto la strategia giusta per sfidare Amazon e gli altri concorrenti nella consegna dei pacchi. Saranno i 30mila portalettere a recapitarli. Tutti i giorni e fino a sera, anche sabato e domenica. Entro l’anno arriveranno anche 350 locker, gli armadietti fai da te per il ritiro in supermercati centri commerciali e al negozio sotto casa.

La nuova modalità di consegna è partita da meno di un mese.

I dettagli sono emersi, questa settimana, dalla presentazione dei conti trimestrali dell’azienda. Nei primi tre mesi dell’anno le consegne di pacchi da parte della rete dei portalettere sono state il 50% in più rispetto allo stesso periodo del 2017. Dopo una crescita esplosiva (4/5 milioni di pacchi consegnati nel 2015; 15 milioni nel 2016; 35 milioni nel 2017). Ora Poste, con il piano varato dall’A.d Matteo Del Fante, punta a 50 milioni di pacchi consegnati nel 2018 per crescere a quota 100 milioni nel 2022: “Una svolta storica. Cambia completamente il lavoro dei nostri portalettere, una grande risorsa, una rete capillare che era legata al declino della corrispondenza tradizionale ed ha ora una grande opportunità di sviluppo”, ha detto l’amministratore delegatoNei primi tre mesi dell’anno le consegne di pacchi da parte della rete dei portalettere sono state il 50% in più rispetto allo stesso periodo del 2017. Dopo una crescita esplosiva (4/5 milioni di pacchi consegnati nel 2015; 15 milioni nel 2016; 35 milioni nel 2017) Poste ha avviato il nuovo progetto dal 16 aprile: lo sta diffondendo sul territorio gradualmente e andrà avanti così per tutto quest’anno e nel 2019.

Il postino suona fino alle 19:45, anche sabato e domenica, se si vuole

Il progetto affida ai portalettere il recapito di pacchi fino a 5 chili (l’85% del fenomeno eCommerce): ultima consegna alle 19:45, e si lavora anche nel fine settimana. È un modello flessibile per aumentare le consegne al primo tentativo: per esempio, la mattina più nei quartieri dove ci sono uffici, di pomeriggio e sera soprattutto nelle zone residenziali dove di giorno in casa non c’è nessuno. Poste ha presentato il nuovo modello di distribuzione agli analisti finanziari sottolineando di puntare su “efficienza, flessibilità, più qualità del servizio” e con una “riduzione dei costi”: sarà possibile con una razionalizzazione delle aree territoriali, ridotte da 9 a 6, e differenziando il servizio sul territorio in base alla diversa “densità di oggetti da recapitare“: strutturalmente sette giorni su sette nelle grandi aree metropolitane (8% della popolazione, 600 pacchi al giorno per chilometro quadrato) e per la sola ‘rete business’ (prevalentemente i pacchi dell’e-commerce) anche nelle aree urbane (68% della popolazione, dove la densità scende a 80 pacchi/chilometro). Nelle aree rurali (24% degli italiani, 10 pacchi/chilometro) le consegne restano a giorni alterni.

L’obiettivo dell’AD Matteo Del Fante: 50 milioni di pacchi nel 2018 e 100 nel 2022

Il progetto è parte del piano a 5 anni ‘Deliver 2022‘ varato a fine febbraio dall’A.d Matteo Del Fante, che lo considera “uno dei pilastri” della sua strategia: punta a 50 milioni di pacchi consegnati nel 2018 per crescere a quota 100 milioni nel 2022. Partita a metà aprile, la nuova modalità di consegna dei pacchi è già operativa in 71 dei 900 centri di recapito di Poste. Ad oggi tocca 500 Comuni e 10 Regioni ed entro giugno saranno operative prime aree in tutte le Regioni italiane. Genova è avanti, con 3 centri su 4 già al lavoro con il nuovo modello.

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