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Eclissi di sole il 20 marzo: rischi per il fotovoltaico?

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Il sole sarà oscurato per più di due minuti e si potranno ammirare la corona solare che diventerà rossa.

Un evento spettacolare come l’eclissi di sole del prossimo 20 marzo, equinozio di primavera, potrebbe causare qualche problema al sistema energetico. L’evento sarà totale nell’Artico e parziale in buona parte dell’Europa, compresa l’Italia. Il sole sarà oscurato per più di due minuti e si potranno ammirare la corona solare che diventerà rossa. Dall’Italia, se il cielo sarà limpido, si vedrà solo un’unghiata nera sul sole. L’ultimo evento simile risale al 1999.

La luna oscurerà il sole per il 70% a Milano, per il 55% a Palermo. A Roma inizierà alle 9,24 del mattino, con un apice alle 10,31, e si concluderà dopo circa un’ora.

Ma a ‘guastare la festa’ è un rapporto dell’Entso-E, European transmission system operators, che riunisce 41 operatori in 34 Paesi. In Europa c’è stata una notevole implementazione dell’utilizzo dell’energia fotovoltaica, ossia quella derivante dal sole. Basti pensare che se nel 2002 il fabbisogno energetico soddisfatto dal fotovoltaico era appena dello 0,1%, ora arriva al 10,5%.

Così, durante l’eclissi parziale di sole verranno a mancare ben trentacinquemila megawatt di energia solare. “Nella mattina del 20 marzo – avverte l’Entso-E in un documento di analisi sugli impatti portati dall’eclissi – circa 80 impianti convenzionali di media grandezza, svaniranno dai sistemi elettrici europei prima di rientrare gradualmente: tutto nello spazio di due ore.”

Quando l’energia prodotta dal fotovoltaico in quelle ore subirà il previsto calo – spiega ancora l’organizzazione transeuropea – si dovrà sopperire con una ulteriore produzione appoggiandosi a quella legata al carbone e all’atomo’.