il centro

ECCC, apre il centro di competenze cyber dell’Ue. R. Viola (DG Connect): “La cybersicurezza la chiave per garantire una Europa digitale”

di |

Roberto Viola, Direttore Generale della Dg Connect della Commissione europea, ha partecipato alla cerimonia di lancio del Centro di Competenza Europeo per la Cybersecurity in Romania.

Prende ufficialmente il via il centro europeo di competenza in materia di cibersicurezza (ECCC), il centro con cui l’Unione mira a sostenere l’innovazione e la politica industriale in materia di cibersicurezza, nonché a sviluppare e coordinare i progetti di sicurezza informatica dell’UE. Oggi è stata inaugurata la sua nuova sede a Bucarest, in Romania, presso il Campus Building dell’Università Politecnica.

Il Centro mira ad aumentare le capacità, l’innovazione e la competitività della sicurezza informatica in Europa, lavorando con una rete di Centri di coordinamento nazionali (NCC) e la comunità della sicurezza informatica in tutta l’UE. L’ECCC decide sui finanziamenti dell’UE per la sicurezza informatica nell’ambito dei programmi di lavoro DIGITAL Europe e Orizzonte Europa e gestisce progetti, riunendo risorse dall’UE, dagli Stati membri e da altri attori. Il centro ha recentemente adottato un’agenda per gli investimenti strategici sulla sicurezza informatica e aprirà presto nuovi bandi per i progetti dell’UE sulla sicurezza informatica.

Roberto Viola: “La cybersicurezza è la chiave per garantire una Europa digitale”

“Il Centro di Competenza Europeo per la Cybersecurity (ECCC) garantirà il funzionamento del Cyber Shield a livello dell’UE”, ha affermato Roberto Viola, Direttore Generale del Dipartimento della Commissione Europea per le Reti di Comunicazione, i Contenuti e la Tecnologia (DG CNECT).

“È stato un lungo percorso, inaugurato più di quattro anni fa durante la Presidenza rumena del Consiglio dell’Unione europea, ha detto Viola. “Il sentimento di instabilità che stiamo affrontando solleva la questione di quanto siamo adeguati e preparati di fronte a queste sfide di sicurezza. Per questo motivo, in queste circostanze, la proposta della Commissione è stata quella di creare una rete di cooperazione tra i centri, fornendo uno scudo di sicurezza che continui a monitorare l’ambiente, al fine di identificare quelle debolezze in modo che possiamo, in qualsiasi momento, identificare e combattere un attacco, se si verifica, per proteggere i nostri beni e i cittadini. Il Centro europeo guiderà questo sviluppo. È uno sforzo che comporterà miliardi di euro di finanziamenti. Il Centro sarà responsabile dell’acquisizione, dell’operatività e della rete di questi centri operativi individuali, ha aggiunto il Dg.

“Il centro garantirà che questo scudo di protezione cibernetica funzioni in tutta Europa, e non si tratta solo di avere centri operativi, ma anche di avere squadre di intervento tecnico rapido che possono intervenire ovunque in Europa, che possono rilevare e proteggere durante un attacco cibernetico, analizzarlo e quindi, sulla base delle conclusioni, migliorare i nostri sistemi, capire cosa è stato fatto, dove sono stati commessi errori e come le cose possono essere migliorate per il futuro. La creazione di questa squadra di esperti in grado di reagire rapidamente farà parte della missione del centro, lavorando con esperti provenienti da tutta Europa. Questo campus, ha concluso Viola, diventerà un punto di riferimento per la cybersecurity non solo a livello europeo ma anche a livello globale, perché l’Europa è un pilastro di stabilità a livello globale dal punto di vista della cybersecurity”.