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eBook, Dario Franceschini: ‘Costringeremo la Ue ad affrontare la questione Iva’

Dario Franceschini

Si torna a parlare di Iva sugli eBook oggi al Question Time alla Camera dove il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha risposto a un’interrogazione del Pd che chiedeva aggiornamenti in merito al Consiglio formale dei Ministri competenti in materia – svoltosi il 25 novembre a Bruxelles – organizzato nel contesto del semestre italiano di presidenza dell’Ue.

Franceschini, autore dell’emendamento alla Legge di Stabilità che prevede l’abbattimento al 4% dell’Iva sui libri digitali, ha detto che la sua è stata una “scelta consapevole”, sapendo già che “porterà l’Italia alla procedura d’infrazione”.

“E’ difficile – ha sottolineato il Ministro – spiegare le ragioni per le quali la Ue si ostini” a mantenere questa separazione ‘fiscale’ tra eBook e cartaceo.

“Un libro è un libro”, ha ribadito Franceschini, ricordando l’hashtag della campagna a favore dell’equiparazione dell’Iva lanciata dagli editori italiani.

“Se c’è un’Iva agevolata per incentivare la lettura, questa deve valere sia per i libri di carta che per quelli digitali”, ha osservato il Ministro.

Sono queste le ragioni per le quali il Governo italiano, pur sapendo del rischio della procedura di infrazione, ha deciso di sostenere la proposta di Franceschini in modo da far arrivare alla Ue una “forte sollecitazione” perché vada nella direzione dell’equiparazione dei due regimi fiscali.

 

“A Bruxelles – ha detto il Ministro – ci sono andato con le spalle coperte dal Governo Italiano. E, sebbene non ci sia stata la possibilità di raggiungere un’intesa perché diversi Paesi si sono schierati contro ritenendo la materia di competenza dell’Ecofin, tanti altri hanno sostenuto la nostra posizione”.

Una posizione già assunta da Francia e Lussemburgo e per questa ragione già nel mirino della Ue.

“Il testo finale – ha indicato Franceschini – è un gran risultato perché costringe Ecofin a decidere, ad affrontare il tema. E’ un invito esplicito ad affrontare questa diversità”.

“Sono sicuro – ha concluso il Ministro – che la Ue vorrà affrontare con determinazione la situazione e che la decisione del Parlamento italiano rappresenti una forte sollecitazione per andare in questa direzione”.

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