digitale contro evasione

e-payment, obbligatorio riceverli dal 30 giugno. In caso di no, a chi fare la denuncia?

di |

Il consumatore deve chiamare i carabinieri o i vigili urbani/polizia municipale che sanzionano il negoziante o il professionista con 30 euro a cui sommare il 4% del valore della transazione.

Il Governo Draghi ha preso una decisione che si rinviava dal 2012, da quando è stato previsto l’obbligo, per negozianti e professionisti, di possedere il POS (decreto legge numero 179/2012 del Governo Monti), ma, paradossalmente, si è liberi di non accettare i pagamenti digitali. Ieri, il consiglio dei ministri ha deciso di introdurre dal 30 giugno una doppia sanzione a chi non accetta i pagamenti elettronici:

  • una sanzione amministrativa pecuniaria di 30 euro
  • a cui sommare il 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento, relativamente ad almeno una carta di debito e una carta di credito, per la vendita di prodotti o la somministrazione di servizi.

A chi fare la denuncia in caso di no al pagamento elettronico?

Ma oggi restano alcune domande pratiche:

  1. Chi tutela il consumatore a cui viene detto ‘solo contanti’?
  2. Oppure ‘sotto i 10 euro solo contanti’? 
  3. Il consumatore a cui viene negato il pagamento elettronico a chi può rivolgersi, in quel preciso momento, per denunciare il pagamento negato con moneta elettronica?
  4. Un esempio: per un pagamento negato con carta elettronica da 25 euro, l’esercente dovrà-dovrebbe pagare una multa di 31 euro. 
  5. Ma chi fa le multe?

Il consumatore deve chiamare i carabinieri o i vigili urbani/polizia municipale che sanzionano il negoziante o il professionista con 30 euro a cui sommare il 4% del valore della transazione. Il governo valuterà, su proposta di della ministra Mariastella Gelmini, di prorogare il credito d’imposta per abbassare i costi dei Pos.

e-fattura, da luglio anche per le partite Iva nel regime dei forfettari

Nel pacchetto fiscale approvato dal consiglio dei ministri (non è stato ancora pubblicato né il comunicato stampa sul sito del governo né il testo del decreto-legge) è stato deciso anche di eliminare l’esenzione per le partite Iva in flat tax di effettuare la fattura elettronica.

Così, dal primo luglio scatterà la fattura elettronica obbligatoria anche per le partite Iva nel regime dei forfettari. Una platea di circa 1,7 milioni di soggetti che rappresentano il 47% delle partite Iva in Italia secondo i dati del dipartimento delle finanze, scrive Italia Oggi. Solo per il terzo trimestre 2022 (ossia da luglio a settembre) non scatteranno sanzioni se la fattura elettronica sarà emessa entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione. Dopo questi primi tre mesi, anche per i nuovi obbligati scatterà la scadenza dei 12 giorni per l’emissione della fattura immediata.

Invece, è slittata al 2024 l’e-fattura per chi guadagna meno di 25mila euro. Quindi, circa 800 contribuenti Iva tra ditte, autonomi e professionisti, scrive il Sole24Ore, che per altri due anni potranno utilizzare il regime forfettario con la fattura solo “cartacea”.

Infine, dalla bozza entrata in Cdm sembra rinviato ad altra data il rilancio della lotteria degli scontrini con vincite istantanee con il QR-Code ‘inquadra&Vinci”. Ma si aspetta la pubblicazione del decreto legge per conoscere con esattezza tutte le nuove misure adottate dal Governo per accelere il raggiungimento di specifici obiettivi del PNRR.