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Due euro rari, l’Italia è seconda per emissioni: 34 in 19 anni

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Due euro rari per occasioni speciali, che in alcuni casi arrivano a valere anche duemila volte il valore nominale

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Due euro rari per occasioni speciali, che in alcuni casi arrivano a valere anche duemila volte il valore nominale. Per la gioia dei collezionisti, sempre a caccia delle ultime novità. Parliamo delle monete commemorative da due euro: dal 2004 a oggi i paesi dell’Eurozona ne hanno coniate complessivamente 508, in occasione di anniversari legati a personaggi celebri o eventi politiciculturalisportivi e sociali.

Ricorrenze che negli ultimi anni sono evidentemente in crescita, se si considera che il 2022 è stato l’anno dei record, con 49 monete commemorative emesse. E anche il 2023 non ha lasciato delusi gli appassionati con ben 37 emissioni in programma. Le italiane più recenti hanno riguardato il centesimo anniversario della fondazione dell’Aeronautica Militare e i centocinquant’anni dalla morte di Alessandro Manzoni.

Due euro rari, l’Italia ne ha emessi 34

La storia dei 2 euro rari è iniziata due anni dopo l’introduzione della moneta unica. In quell’anno c’erano da festeggiare le Olimpiadi di Atene 2004. Per questo, la Grecia fu il primo Paese a emettere una moneta da due euro commemorativa, con una tiratura di ben 35 milioni di esemplari.

Qualche mese dopo coniarono proprie monete celebrative anche Finlandia e Lussemburgo, che ancora oggi, dopo 19 anni dal primo conio, detengono il primato per il maggior numero di monete da due euro rare emesse (35 per ciascun paese). L’Italia è al secondo posto per emissioni (34), seguita da Francia (31), BelgioPortogallo e San Marino (tutti e tre a quota 30), Città del Vaticano e Germania (29). Oltre al record per il maggior numero di monete emesse, Finlandia e Lussemburgo detengono anche il primato di essere stati gli unici paesi ad aver coniato almeno una moneta da due euro commemorativa in ogni anno dal 2004 in avanti.

Monete celebrative, sono i singoli paesi a emetterle

Tutti i venti paesi che utilizzano l’euro hanno la facoltà di emettere due monete celebrative o commemorative ogni anno, a patto che abbiano le stesse proprietà e caratteristiche delle ordinarie monete da due euro e rechino lo stesso disegno sulla faccia comune. Sull’altra faccia, invece, possono riportare un disegno celebrativo o commemorativo nazionale. Il disegno e l’emissione delle monete sono di competenza dei singoli paesi. Per citarne alcune, l’Italia ha coniato monete da due euro raffiguranti i giudici Falcone e Borsellino (nel 2022, in tre milioni di pezzi), Camillo Benso Conte di Cavour (nel 2010, in quattro milioni di pezzi) o celebrative dei Giochi Olimpici invernali di Torino 2006 (in ben 40 milioni di esemplari).

Monete speciali, 20 mila esemplari per Grace Kelly

Tra le più ricercate in assoluto c’è la moneta da due euro che raffigura Grace Kelly, coniata dal Principato di Monaco nel 2007 in appena 20mila esemplari, a venticinque anni di distanza dalla morte della principessa. Una moneta che, nel suo astuccio e capsula sigillata (quindi non in circolazione), può raggiungere un valore di circa cinquemila euro. Il primato per i due euro commemorativi più rari spetta però ad altre monete, spesso coniate dal piccolo Principato. Come quella per gli ottocento anni dalla costruzione dell’originaria fortezza del Palazzo del Principe di Monaco, di cui sono stati coniati appena diecimila pezzi.

Due euro rari, perché possono valere tanto?

Ma perché queste monete speciali possono raggiungere valori così alti? Partiamo da una banalità: una moneta da due euro vale sempre due euro, le monete che arrivano a raggiungere valori elevati, anche di migliaia di euro, sono solo le monete commemorative da due euro emesse in confezioni speciali e con tirature bassissime. Quelle quindi che non sono state mai messe in circolazione, ma hanno raggiunto solo il mercato dei collezionisti. Il motivo della celebrazione riportato sulla moneta, la confezione e la tiratura limitata portano la valutazione di queste monete a 200300 o perfino duemila euro e, come abbiamo visto, anche oltre. Ma non tutte le monete celebrative valgono queste cifre. Molte sono state messe normalmente in circolazione, come abbiamo visto, anche in milioni di esemplari. In questo caso, il loro valore è quindi di due euro, o al massimo di poche decine di euro nel caso in cui siano in perfette condizioni.

Due euro commemorativi: le emissioni congiunte

Oltre alle emissioni per celebrare personaggi o eventi che si riferiscono ai singoli paesi, vengono coniate anche monete comuni. Finora sono stati cinque i casi in cui i paesi dell’area euro hanno emesso congiuntamente monete commemorative da due euro. È avvenuto nel marzo del 2007 per il cinquantesimo anniversario dei Trattati di Roma, nel gennaio del 2009 per il decimo anniversario dell’Unione economica e monetaria, nel gennaio 2012 per i dieci anni dall’entrata in vigore della moneta unica (che è oggi la moneta commemorativa più diffusa, coniata in quasi 90 milioni di pezzi), nell’agosto 2015 per il trentesimo anniversario della bandiera dell’Unione europea e nel luglio del 2022 per i trentacinque anni del Programma Erasmus.

I dati si riferiscono al: 2023

Fonte: Banca Centrale Europea, Associazione Numismatici Italiani Professionisti