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Droni: pilotaggio da remoto, Link Campus è prima università italiana riconosciuta dall’Enac

Link Campus in prima linea sull’addestramento per il pilotaggio dei droni: è la prima Università in Italia a ricevere il riconoscimento ufficiale ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) per l’addestramento teorico e pratico per i mini SAPR, i droni di massa al decollo inferiore a 25 kg. E da maggio sarà possibile frequentare il primo corso per specialisti di aerofotogrammetria con SAPR.

Ad annunciarlo oggi il direttore generale dell’Ateneo, Pasquale Russo: “Dopo aver fondato a maggio scorso il primo Centro di ricerche universitario italiano sui sistemi aeromobili a pilotaggio remoto, presieduto da Adriano De Maio, siamo orgogliosi di ricevere questo riconoscimento che conferma la costante attenzione, anche qualitativa, che Link Campus University pone verso i settori emergenti delle tecnologie applicate. Riteniamo infatti che la formazione in questo comparto sia un elemento indispensabile, che deve andare di pari passo con l’utilizzo delle nuove tecnologie”.

L’abilitazione concessa da Enac consentirà all’Ateneo di realizzare di percorsi formativi qualificati destinati all’impiego professionale dei SAPR, in collaborazione con FlyTop, startup per i droni made in Italy che ha lanciato a febbraio scorso il primo drone antiterrorismo.

Tra i corsi in partenza, quello per specialisti di aerofotogrammetria con SAPR – al via da maggio – che formerà figure specializzate nel settore industriale dei rilievi topografici. Uno degli obiettivi del corso è anche quello di fornire competenze volte allo sviluppo dell’autoimprenditorialità in questo nuovo settore che offre grandi potenzialità di business. Tra le materie oggetto di studio del programma formativo (durata: 150 ore): strategie per la creazione d’impresa, tecniche di redazione del business plan, teoria aeronautica, introduzione ai SAPR, regolazione Enac, tecniche di pilotaggio, sicurezza.

La seconda parte del corso è tutta orientata alla pratica, con esercitazioni al simulatore, in campo di volo (esercizi di decollo e atterraggio, simulazione della procedura fail safe, esercizi a tempo, ecc.) e esercitazioni di aerofotogrammetria. L’ultima sezione – da 32 ore – è dedicata agli strumenti digitali per la restituzione e georeferenziazione per sviluppare competenze pratiche di costruzione e trattamento di dati geografici attraverso l’uso di GIS opensource.

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