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Droni, gli Usa provano a regolare i voli commerciali. La FAA gela Amazon

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In clamoroso ritardo, la FAA propone le regole per l’uso commerciale dei droni ma alcune misure tra cui quella che impone all’operatore di non perdere di vista il velivolo precludono molte potenziali applicazioni commerciali, tra cui la consegna dei pacchi via drone testata da Amazon.

Il presidente americano Obama ha firmato una nuova proposta di legge che regola l’uso commerciale dei droni, mettendo fine alla quasi anarchia normativa che regna sulle rotte dei piccoli velivoli senza pilota.

Le nuove regole della Federal Aviation Authority (FAA), in ritardo di circa 4 anni e che ora saranno sottoposte a una consultazione pubblica della durata di 60 giorni, gelano le aspettative di big del web come Amazon e Google, che stanno testando un servizio di consegna attraverso i droni, perché impongono, tra le altre cose, che il velivolo non venga mai perso di vista dall’operatore e vietano i voli notturni (quindi al momento, divieto anche per la pizza a domicilio).

Tra le altre restrizioni, il divieto di far volare i droni a meno di 5 miglia (circa 8 chilometri) dagli aeroporti.

Le nuove norme, preludio di una legislazione che dovrebbe entrare in vigore comunque non prima del prossimo anno, non pregiudicano l’uso ricreativo di droni – che è già consentito a condizione che gli utenti rispettino i prescritti requisiti di sicurezza – e non riguardano gli aspetti legati alla privacy, che esulano dalle competenze dell’FAA.

A regolare questo delicato aspetto, per quanto concerne l’uso di droni da parte delle agenzie federali, ci sta pensando direttamente l’amministrazione Obama, che domenica ha emesso delle norme ad hoc per tutelare la privacy dei cittadini, tra cui una serie di misure per garantire la libertà di parola sancita dal primo emendamento e il divieto di conservare i dati raccolti per oltre 180 giorni

Fino a quando le nuove norme non entreranno in vigore, resteranno validi le attuali restrizioni all’uso commerciale dei droni, che tra le altre impongono che l’operatore sia munito di licenza di Pilota Privato (PPL – Private Pilot Licence).

“Abbiamo cercato di essere flessibili nella scrittura di queste regole. Vogliamo mantenere l’attuale livello di sicurezza evitando un sovraccarico normativo su un settore emergente”, ha detto il presidente della FAA  Michael Huerta.

Anche se con qualche restrizione, “i droni avranno un ruolo dirompente in molti campi dalla gestione delle infrastrutture urbane all’agricoltura, dalla sicurezza pubblica a quella costiera e alla gestione delle emergenze”, si legge in un memorandum della Casa Bianca.

In Italia, le Regole dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) sui mezzi aeromobili a pilotaggio remoto (APR) sono entrate in vigore ad aprile dello scorso anno.