Il modello

Donne e smart city. Fumiko Hayashi, guida dal 2009 la trasformazione digitale di Yokohama

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Uno degli esempi di città avanzata più rilevanti al mondo è quello di Yokohama, dove da otto anni è sindaca una donna che ha fatto del digitale una leva strategica per la trasformazione urbana in chiave green, di efficienza energetica e di innovazione sociale ed economica.

Eletta a sindaco di Yokohama nel 2009, Fumiko Hayashi ha fin da subito impostato la sua amministrazione della città in termini di innovazione, cooperazione, sostenibilità ed efficienza. Oggi Prima cittadina della grande città giapponese, in precedenza è stata presidente di Bmw Tokyo e di Yokyo Nissan, maturando esperienze manageriali di alta responsabilità.

Inserita nella classifica di Forbes delle donne più potenti al mondo nel 2006, Hayashi non si è occupata solo di mercati e imprese, ma anche di diritti civili, di pari opportunità e di inclusione sociale. In un’intervista rilasciata a C40 Cities, il network globale per la promozione di soluzioni e strumenti dedicati alla crescita e lo sviluppo sostenibile in ambito urbano, la sindaca di Yokohama ha illustrato il funzionamento di una delle piattaforme smart city più innovative al mondo.

Si tratta dello “Yokohama Smart City Project” (Yscp), piattaforma che raggruppa 34 organizzazioni locali e nazionali e che mira allo sviluppo e all’applicazione di meccanismi efficaci per la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti, per un’efficienza energetica che parta dalle case e dagli edifici pubblici.

Abbiamo messo seduti allo stesso tavolo cittadini, amministratori pubblici, rappresentanti delle Istituzioni e del mondo imprenditoriale, con un unico scopo: individuare i problemi e trovare soluzioni valide”, ha spiegato Hayashi. “I problemi ormai sono comuni a tutte le grandi città, da quelli ambientali alla salute dei cittadini, dall’energia all’acqua, dalla mobilità ai rifiuti”.

La piattaforma Yscp è stata immaginata come cassetta degli attrezzi sempre aperta, da cui prendere ciò che serve e in cui depositare nuove buone pratiche da replicare in contesti analoghi. Ad esempio c’è l’Home energy system, un meccanismo per l’efficienza energetica nell’edilizia che ha dato buoni risultati a Yokohama, sia a livello di abitazioni private (installato in 4.100 case), sia di edifici commerciali.

Proprio per questa soluzione, il C40 ha premiato la città con il Clean Energy Award 2016.

Nella nostra città risiedono 3,8 milioni di abitanti e più di 110 mila aziende, siamo in pratica alle porte di Tokyo, con relativo sostenuto e costante flusso di lavoratori pendolari tra le due aree urbane”, ha spiegato la sindaca. “Come tutte le grandi aree metropolitane, la domanda di energia è altissima e per questo ho fatto in modo di porre in primo piano tutti i progetti di decarbonizzazione dell’economia, quelli dedicati alla nascita della low carbon economy per intenderci. Quelli che ci permetteranno di diventare un esempio di città del futuro”.

Quest’ultima definizione è relativa ad un altro progetto lanciato sempre sotto l’amministrazione Hayashi, il “FutureCity Yokohama”. Invecchiamento della popolazione, rigenerazione urbana, riqualificazione dei quartieri, smart communities, low carbon economy, smart mobility/eMobility, innovazione sociale e culturale, ottimizzazione delle risorse naturali, sono i principali campi d’azione.

Sul sito web della Città di Yokohama c’è proprio un’area specifica in cui sono presentati i vari progetti smart city, “Climate change policy headquarters”, cioè il quartier generale per le azioni di lotta ai cambiamenti climatici. Una piattaforma generale in cui trovano posto le due già pocanzi menzionate e altre due più specifiche: una per l’affermazione di modelli di crescita green sostenibile, sia a livello di aree verdi e di comportamenti dei cittadini (obiettivo ‘Low Carbon Eco-Model City’), sia a livello di imprese con la “Yokohama Green Valley”; l’altra per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche dedicate al machine learning e l’automazione per la traduzione in tempo reale dal giapponese al mondo e viceversa (Machine Translation).