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Donne Ceo? Ancora una rarità. Solo 14 nelle 350 maggiori aziende Ue

La differenza di genere, quando si tratta di guidare un’azienda, è ancora dura a morire. Soltanto 14 delle 350 maggiori aziende europee sono infatti guidate da una donna. Un numero che, secondo una ricerca di S&P’s, è più che raddoppiato negli ultimi sette anni – nel 2009 erano solo sei – ma che dimostra che le donne occupano un ruolo di vertice soltanto nel 4% delle 350 aziende dell’indice S&P’s Euro 350, che rappresenta il 70% della capitalizzazione di mercato dell’area, con la copertura di 17 diversi mercati europei.

Tra le new entry del 2016, Isabelle Kocher, che ha sostituito Gérard Mestrallet alla guida di Engie, Birgitte Bonnesen a Swedbank e Alison Brittain a Whitbread.

Un vero e proprio controsenso se è vero, come attesta un recente studio di Credit Suisse, che le società con un maggior numero di dirigenti donna hanno un rendimento migliore, con rendimenti sulle azioni anche doppi rispetto alle aziende con una minore diversità di genere.

“Ci sono prove evidenti che le aziende con una maggiore partecipazione delle donne in ruoli decisionali continuano a generare rendimenti più elevati sul capitale”, hanno sottolineato il presidente del Credit Suisse Urs Rohner e Iris Bohnet, docente presso la Harvard University e membro del consiglio di Credit Suisse.

“Dove le donne rappresentano la maggioranza del top management, le aziende mostrano una crescita delle vendite superiore, rendimenti più elevati sui flussi di cassa degli investimenti e minore leva finanziaria”, si legge ancora nel rapporto, che colloca l’Italia al quarto posto globale per presenza femminile nei consigli di amministrazione con una percentuale del 30,8%, dopo Norvegia (46,6%), Francia (34%) e Svezia (33,6%).

Eppure la ricerca di S&P’s dimostra come, a livello globale, il numero di Ceo donne progredisca molto, troppo lentamente. Negli Usa, ci sono solo 27 donne alla guida delle aziende dell’indice S&P 500, da 18 nel 2009.

“E’ difficile credere che, nonostante la questione sia stata al centro dell’attenzione per tutto questo tempo,  le donne sono ancora una rarità nelle sale riunioni. Davvero l’aggiunta di una donna Ceo all’anno è il massimo che queste imprese riescano a fare?”, ha dichiarato al Financial Times Barbara Judge, presidente dell’Institute of Directors di Londra.

E anche quando le donne riescono a giungere al gradino più alto della scala di commando, non riescono mai a starci a lungo quanto ci resterebbe un uomo. Statisticamente, rileva S&P’s, le donne resistono nel ruolo di Ceo due anni meno degli uomini che restano al loro posto mediamente 5 anni in Europa e sei negli Stati Uniti.

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