COMMEDIA

Dobbiamo parlare

a cura di cinematografo.it |

2015 – Italia

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Vanni e Linda vivono in un attico nel centro di Roma. Lui ha cinquant’anni ed è uno scrittore affermato; lei, trentenne, è la sua ghostwriter, collaboratrice nell’ombra. Forti del sentimento che li unisce, i due hanno preferito la convivenza al matrimonio. Una sera, mentre si preparano per uscire ricevono la visita improvvisa di una coppia di amici in piena crisi coniugale. La prima ad arrivare è Costanza, di professione dermatologa, che rivela a Vanni e Linda di aver scoperto il tradimento del marito Alfredo, famoso cardiochirurgo detto il Prof. Subito dopo è la volta dello stesso Alfredo, che tenta di chiarire il “malinteso” e la propria situazione. Nel corso di una lunga notte il soggiorno dell’attico si trasforma in un campo di battaglia in cui le due coppie di amici, messi gli uni di fronte agli altri, si rinfacceranno una lunga fila di recriminazioni e rancori inattesi.

Dobbiamo parlare, presentato in anteprima nazionale alla 10. Festa del Cinema di Roma, è il nuovo lavoro diretto da Sergio Rubini (L’uomo nero, Mi rifaccio vivo). Il film è tratto dallo spettacolo teatrale Provando… Dobbiamo parlare, dello stesso regista. L’idea è quella della commedia basata sugli incontri e gli equivoci. Una coppia di conviventi, un’altra di sposati, tradimenti annunciati, sotterfugi, rivelazioni. ‘Dobbiamo parlare è l’incipit più temuto nei discorsi di ogni coppia – afferma Rubini –, è quella frase tipica, più del mondo femminile, che prelude al momento in cui ci si deve chiarire, è qualcosa che terrorizza perché annuncia che dovranno venir fuori le parole e con esse le verità sottaciute fino ad allora. Ma è meglio parlare o tacere? Forse se si avesse la forza di parlare di meno e abbandonarsi di più alla naturalità delle emozioni senza paura e senza nasconderle le cose sarebbero più semplici. Dentro tutto questo parlare ci si scopre e scoprendosi tutto si complica’.

Dobbiamo parlare foto 1

Tra parole di rimpianto e pentimenti il film segue perfettamente l’unità di luogo, di tempo, di azione. La struttura è quella della dinamica teatrale che approda, con le dovute sfumature, sul grande schermo. Dobbiamo parlare ricorda non solo Carnage di Roman Polanski, ma anche Il nome del figlio, il remake italiano firmato da Francesca Archibugi dell’opera Le prénom di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte. ‘Avevo visto e amato il film di Roman Polanski ma personalmente non volevo fare un film che puntasse sull’aspetto claustrofobico dell’ambientazione unica, così come non avevo voluto farlo quando girai La stazione che pure si svolgeva tutto in una stanza’, continua il regista. Dobbiamo parlare è un film che racconta l’Italia e gli italiani, e la nostra tradizione della commedia. I quattro personaggi, interpretati da Isabella Ragonese, Maria Pia Calzone e Fabrizio Bentivoglio, oltre che dallo stesso regista, sono ben incastrati tra loro, l’uno affianca l’altro senza imporsi sulla “scena”. Una scelta voluta da Rubini che dice: ‘ognuno di loro ha una caratterizzazione precisa proprio come nella nostra commedia di una volta. Il film è raccontato cinematograficamente con delle ellissi, un lungo viaggio nella notte, fatto d’amicizia, amore e tradimenti, che una volta giunto il mattino ci mostra dei personaggi molto cambiati rispetto a ciò che erano la sera prima’.

Dobbiamo parlare è una storia che oscilla tra la labilità dei sentimenti e la superficialità degli affetti, è particolarmente realistico e attuale. Il confronto/scontro tra le due coppie diventa alla fine un’esilarante momento di tragicommedia. Straordinaria interpretazione da parte di tutti, ma ancor di più di Fabrizio Bentivoglio, volutamente “forzato” e caratterista, soprannominato nel film  “il prof” e immagine disincantata e delusa dell’Italia d’oggi.

Dobbiamo parlare foto 2

Regia: Sergio Rubini

Attori: Fabrizio Bentivoglio (Alfredo), Isabella Ragonese (Linda), Maria Pia Calzone (Costanza), Sergio Rubini (Vanni), Antonio Albanese

Soggetto e Sceneggiatura: Carla Cavalluzzi, Diego De Silva, Sergio Rubini

Fotografia: Vincenzo Carpineta

Musiche: Michele Fazio

Montaggio: Giogiò Franchini

Scenografia: Luca Gobbi

Costumi: Patrizia Chericoni

 

Durata: 101’

Genere: Commedia

Data di uscita in sala: 19 novembre 2015

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