Key4biz

Diritti tv, nel 2015 Hollywood incasserà 6,8 miliardi dal video on-demand

Video on-demand

Netflix, Hulu e Amazon spenderanno in totale circa 6,8 miliardi di dollari per i diritti di trasmissione in streaming di film e serie tv. Lo rivela una ricerca pubblicata dal Wall Street Journal, secondo la quale la cifra è maggiore dei 5,2 miliardi di quest’anno e si prevede un’ulteriore crescita.

Le entrate digitale (nel 2009 pari a zero) hanno superato le spese dei broadcaster, ma dovranno fare ancora molta strada prima di raggiungere le tv via cavo, che il prossimo anno investiranno 18,4 miliardi di dollari per i contenuti, secondo David Bank di RBC Capital Markets.

Broadcast, cavo e video on-demand a pagamento (SVOD) genereranno insieme circa 29,5 miliardi di dollari nel 2015.

Netflix resterà il più grosso player di SVOD con una spesa in contenuti di 3 miliardi di dollari il prossimo anno, 3,4 miliardi l’anno dopo e 3,9 miliardi nel 2017. Il 10% circa di questo budget andrà alla produzione originale.

Netflix – ha commentato Bank – otterrà contenuti esclusivi da parte dei maggiori talenti high-profile di Hollywood, tutti accompagnati da rumors molto positivi”.

Secondo l’analista, i maggiori beneficiari degli investimenti in SVOD saranno CBS, 21st Century Fox, Time Warner e Lionsgate.

Non a caso il tycoon Rupert Murdoch aveva messo sul piatto 80 miliardi di dollari per rilevare Time Warner, offerta che è stata respinta. Murdoch sa infatti bene che l’industria media si sta sempre più spostando su internet dove compete con le grandi web company, ma queste ultime per i loro servizi hanno necessariamente bisogno di comprare i diritti tv.

Bank informa che nel 2015 Hulu pagherà a CBS 1,5 milioni di dollari per ogni episodio di ‘Elementary’; Netflix darà a Warner 1,75 mln (sempre per episodio) per ‘Gotham’ e 2,5 mln a Lionsgate per ‘Orange is the New Black’; Amazon spenderà 1 milione (sempre per episodio) per ‘The Americans’ di Fox.

Molte di queste serie saranno addirittura trasmesse in anteprima in SVOD senza rispettare il tradizionale ordine delle finestre temporali di distribuzione.

Exit mobile version