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Dipartimento per la trasformazione digitale e ENAC, al via il progetto da 5 milioni di euro sui droni

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"Continueremo a coltivare la ricerca sulla mobilità aerea in quanto è un settore altamente strategico per lo sviluppo innovativo del Paese” dichiara il Sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti.

Al via l’accordo per lo sviluppo di un progetto pilota sulla mobilità aerea avanzata, grazie alla realizzazione di un modello digitale che permetterà di testare soluzioni e regole innovative mediante l’utilizzo di droni, da parte del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio e l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC)

Grazie a questo accordo lanciamo un nuovo importante progetto di ricerca e sviluppo al fianco di un’autorevole istituzione come ENAC. I progetti innovativi che testiamo oggi sono gli strumenti che potrebbero rivoluzionare la mobilità del domani. La mobilità aerea avanzata, in particolare, sarà in grado di migliorare l’accessibilità e la mobilità delle nostre città, delle aree metropolitane e dei territori, ma anche la qualità dell’ambiente e della sicurezza per i cittadini. Per questo continueremo a coltivare la ricerca in un settore altamente strategico per lo sviluppo innovativo del Paese” dichiara il Sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti.  

Il futuro è davvero arrivato – ha dichiarato il Presidente Enac Pierluigi Di Palma – e il nostro Paese è pronto a cogliere la sfida per essere protagonista dell’evoluzione digitale già in corso. Sono certo che dall’unione delle professionalità del Dipartimento che fa capo al Sottosegretario di Stato Alessio Butti, con quelle del nostro Ente, emergeranno risultati importanti per ridisegnare la mobilità urbana dei prossimi anni”. 

Il progetto pilota

Il progetto, chiamato “Digital Twin for Innovative Air Service” (letteralmente gemello digitale per servizi innovativi aerei) ricreerà in un software tre contesti geografici: uno urbano, uno sub-urbano e uno rurale. Per ciascun contesto, facendo leva sugli algoritmi generati dall’analisi dei dati, il modello effettuerà una valutazione puntuale dei fattori di rischio, simulando diversi gradi di complessità.  

Lo studio delle aree prenderà in considerazione i rischi a terra, in aria e in relazione alla popolazione presente. Questi modelli consentiranno, nell’immediato futuro, di offrire servizi di mobilità innovativa, sia dal punto di vista della fattibilità regolamentare che dell’applicazione di nuove tecnologie, nel massimo rispetto della sicurezza. 

Investimento da 5 milioni di euro

Con un investimento da 5 milioni di euro, il Dipartimento per la trasformazione digitale ed ENAC mettono a disposizione, nei prossimi 18 mesi, uno strumento di riferimento per tutti gli stakeholder interessati a sviluppare soluzioni di mobilità aerea innovativa, intelligente e sostenibile, attraverso lo sfruttamento delle possibilità offerte dalla digitalizzazione e dall’automazione.  

L’accordo tra il Dipartimento per la Trasformazione Digitale e l’Enac, che fa seguito a un Protocollo d’Intesa tra le parti, si inserisce nell’ambito dell’azione di promozione e coordinamento del Governo finalizzate alla definizione di una strategia unitaria in materia di trasformazione digitale e di modernizzazione del Paese secondo i contenuti presenti nell’Agenda digitale nazionale e europea e ripresi dalla Strategia europea sui droni 2.0, adottata dalla Commissione Europea il 29 novembre 2022.

L’Enac, grazie all’attivazione dei principali stakeholder nazionali del settore, è stata la prima autorità europea ad adottare una strategia aperta all’innovazione tecnologica volta a creare un ecosistema in grado di integrare nuove tipologie di servizi per i territori e per i cittadini.

La collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la trasformazione digitale conferma la visione comune nella definizione di un quadro strategico, affinché l’Italia possa sviluppare le competenze necessarie per regolare e lanciare servizi di mobilità aerea avanzata e accrescere la competitività all’industria nazionale.