Rapporto

Digitale Ue al bivio, le richieste della industry Tlc (Report ConnectEurope)

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L’economia digitale europea si trova ad un bivio e la capacità di innovare e incrementare la nostra produttività è in gioco di fronte allo strapotere di Usa e Cina.

L’economia digitale europea si trova ad un bivio e la capacità di innovare e incrementare la nostra produttività è in gioco di fronte allo strapotere di Usa e Cina. La nostra regolazione deve tenere conto della crescente domanda di connettività ultrabroadband per rispondere alle richieste di cittadini e aziende.

Per ristabilire la competitività della Ue servono alcuni interventi decisivi sul fronte regolatorio nel settore Tlc. E’ quanto emerge dal report 2025 “A semplification agenda for European Telecoms” realizzato da Arthur D. Little per conto di ConnectEurope.

Gli obiettivi del Digital Decade

Gli obiettivi del Digital Decade della Commissione Ue, rilanciati dal Rapprot Lett e dal Rapporto Draghi e dal più recente “Competitiveness Compass” di Bruxelles, sono basati su quattro pilastri, si legge nell’exectuive summary del Rapporto.

Digital skills

sviluppo di infrastrutture digitali sicure

digitalizzare il business

Trasformazione dei servizi pubblici

Tuttavia, gli operatori di telecomunicazioni europei stanno registrando la crescita più bassa tra gli operatori digitali, nonostante investimenti (CAPEX) e valore attribuiti al settore relativamente più elevati. Rispetto ai competitor globali, in particolare in Nord America e Asia, gli operatori di telecomunicazioni europei hanno registrato performance inferiori rispetto ai principali indicatori di performance. Ad esempio, la crescita del fatturato degli operatori di telecomunicazioni europei è rimasta invariata dal 2014 al 2023, mentre altri mercati hanno registrato una crescita del fatturato superiore al 3% annuo.

Inoltre, la capitalizzazione di mercato degli operatori di telecomunicazioni non europei è cresciuta dell’1-2% annuo, mentre la capitalizzazione di mercato degli operatori di telecomunicazioni europei è diminuita di quasi il 2% annuo.

Digitale, le richieste delle telco Ue

1. Semplificare e allineare le normative per riflettere le moderne esigenze dei consumatori

• Snellire gli obblighi che si sovrappongono fra loro, basandosi su norme orizzontali a tutela dei consumatori (ad esempio, GDPR, CRD) anziché su norme settoriali duplicate.

• Concentrare le norme contrattuali su informazioni che consentano confronti significativi, non su dettagli tecnici.

• Eliminare le norme settoriali sulla protezione dei dati abrogando la Direttiva ePrivacy e consolidando il principio di riservatezza delle comunicazioni, come unico elemento settoriale rimanente, nell’ambito della legislazione di armonizzazione (ad esempio, GDPR o DNA).

• Escludere le offerte B2B dagli obblighi di tutela dei consumatori previsti dall’EECC, riconoscendone la natura e le esigenze specifiche.

2. Garantire condizioni di concorrenza pari tra servizi equivalenti

• Estendere gli obblighi chiave, come il diritto di cambio di fornitore e la riservatezza delle comunicazioni, ad altri fornitori digitali che offrono servizi funzionalmente equivalenti (ad esempio Whatsapp ndr).

• Chiarire la neutralità della rete per favorire l’innovazione:

• Consentire un quadro normativo più flessibile, in linea con le autorità di regolamentazione pro-innovazione (ad esempio, Ofcom).

• Creare una whitelist di servizi specializzati autorizzati per offrire certezza del diritto.

• Riflettere la più ampia catena del valore digitale, garantendo che gli obblighi si applichino equamente a tutti gli attori chiave, come i sistemi operativi, per un’esperienza di consumo uniforme lungo tutta la catena del valore digitale e i vari attori.

3. Armonizzare l’implementazione e ridurre la frammentazione nell’Ue

• Utilizzare un regolamento anziché una direttiva per garantire un’applicazione coerente delle norme di tutela dei consumatori in tutti gli Stati membri ed evitare il gold-plating nazionale.

• Rafforzare il coordinamento a livello UE e il supporto istituzionale per allineare le pratiche di applicazione e ridurre le divergenze e gli obblighi aggiuntivi da parte degli Stati membri.

• Accelerare e semplificare l’applicazione di norme armonizzate per supportare esperienze coerenti per i consumatori e servizi transfrontalieri efficienti.

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