App economy

Digital economy, presto una Borsa italiana delle applicazioni urbane

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I servizi ai cittadini e le imprese come mercato dell’innovazione che favorisca la capacità di competere e attirare investimenti delle nostre città. A ottobre, a Firenze, sarà annunciata la ‘Borsa italiana delle applicazioni urbane’.

Dare vita ad una ‘Borsa italiana delle applicazioni urbane’ utile allo sviluppo e l’implementazione rapida dei tanti progetti smart city annunciati nel nostro Paese. È quanto anticipato ieri, secondo il Corriere della Sera, dalla tavola rotonda che ha messo a confronto i sindaci di alcune tra le più importanti città d’Italia, presso il teatro Parenti di Milano, in occasione del convegno “Le città del futuro: i sindaci ed il digitale”.

C’erano gli organizzatori dell’iniziativa, il sindaco di Firenze e coordinatore delle città metropolitane, Dario Nardella, l’architetto/urbanista Stefano Boeri, e l’Amministratore Delegato e partner dell’agenzia digitale 77Agency,  Amedeo Guffanti, affiancati dal sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, il sindaco di Sesto San Giovanni, Monica Chittò, e molti altri sindaci dell’area metropolitana milanese.

Il progetto nel suo insieme sarà ufficialmente presentato e lanciato durante il convegno del 24 ottobre prossimo a Sant’Orsola di Firenze. La Borsa delle app, spiega il Corriere, servirà come piattaforma di incontro tra enti locali, imprenditori, mondo della ricerca e investitori.

Tutti hanno riconosciuto l’importanza strategica da un punto di vista economico, tecnologico, finanziario, della crescita e del lavoro della cosiddetta ‘app economy’. Le smart city possono e devono fornire nuove leve per rilanciare l’economia urbana e nazionale, per creare nuovi posti di lavoro, aziende, Pmi e startup, promuovendo l’innovazione a 360°, e tra queste c’è la progettazione e lo sviluppo di applicazioni per rete mobile e web dedicate proprio alle città e al territorio delle Città metropolitane.

La capacità di competere delle nostre aree urbane e di attirare investimenti, ha spiegato Nardella in una nota pubblicata da Milano Today, “si gioca oggi sulla semplificazione delle procedure, sulla trasparenza delle reti e sul coinvolgimento degli utenti nei servizi al cittadino”. “Chiederemo all’Anci e al Governo di formalizzare un tavolo permanente per l’innovazione urbana che unisca sindaci e CEO delle più importanti aziende del digitale“, ha quindi sostenuto il sindaco di Firenze.

Del mondo delle web company, presenti al convegno milanese c’erano Luca Colombo, Country Manager di Facebook Italia, Salvatore Ippolito, Country Manager di Twitter Italia, Maurizio Santacroce, Direttore Business Unit Payment e Services SisalPay, Daniele Bernardi, CEO 2Pay.it, e Emanuele Micheli, Vice Presidente della Scuola di Robotica di Genova.

Senza una grande innovazione nei servizi al cittadino e nelle reti della condivisione, le città italiane rischiano di perdere la sfida con le altre città del mondo”, ha dichiarato Boeri, sottolineando la necessità di investire di più in “open data, sportelli digitali, reti della simultaneità”.

Come ha invece affermato Guffanti, “favorire momenti d’incontro fra chi si occupa della vita dei cittadini tutti i giorni e chi di aziende posizionate sulla frontiera dell’innovazione nei servizi, può stimolare ulteriormente la possibile apertura di nuovi progetti pilota“.