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Difesa e aerospazio, in Europa investimenti venture capital a 1,5 miliardi di euro nel primo semestre 2025

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Nel primo semestre del 2025, l’Europa registra un record storico di investimenti VC nel settore aerospaziale e della difesa: 1,5 miliardi di euro. Trainano il trend startup come Helsing, il programma UE ReArm da 800 miliardi e l’aumento dei budget militari nazionali. Cresce anche l’interesse di investitori privati e istituzionali.

Picco degli investimenti VC nel settore aerospaziale e della Difesa in Europa

Nel primo semestre del 2025, il settore europeo dell’aerospazio e della Difesa (A&D) ha registrato un picco storico negli investimenti di venture capital, raggiungendo quota 1,5 miliardi di euro, già oltre il totale dell’intero 2024 (1,1 miliardi).

Il venture capital (VC), o “capitale di rischio”, è un tipo di investimento finanziario che mira a sostenere la crescita di startup e aziende giovani non quotate in borsa, caratterizzate da un elevato potenziale di sviluppo e innovazione, ma anche da un alto rischio.

Un traguardo, questo esaminato dall’ultimo report di PitchBook, che conferma la rapida crescita dell’interesse degli investitori privati verso un comparto che, complici le tensioni geopolitiche globali e il ridimensionamento dell’impegno statunitense nella NATO, è tornato al centro dell’agenda strategica europea.

L’Europa si riarma, il contesto politico-economico

A fare da cornice a questa impennata è un quadro politico ben preciso. Secondo il “Q2 2025 European Venture Report”, nel 2024 la spesa per la Difesa in Europa è aumentata del +11,7% in termini reali, con la Germania in prima linea: +23,2% su base annua, che le ha permesso di diventare il quarto Paese al mondo per spesa militare. Anche la Polonia ha guadagnato terreno, scalando dal 20° al 15° posto globale.

Ma è soprattutto l’annuncio, lo scorso marzo, del programma ReArm Europe da parte della Commissione europea a segnare un punto di svolta: 800 miliardi di euro stanziati al 2030 per rilanciare l’autonomia strategica continentale. Una cifra colossale che punta a costruire una difesa europea meno dipendente dagli Stati Uniti e più ancorata a capacità industriali domestiche.

Startup e innovazione: il ruolo chiave degli investimenti venture capital

L’aumento degli investimenti VC è sintomo dell’attivazione dell’ecosistema tecnologico. Le startup A&D, che un tempo faticavano ad attrarre capitali, oggi sono al centro di un’ondata di interesse.

In vetta tra le operazioni più rilevanti troviamo Helsing, scaleup tedesca attiva nell’intelligenza artificiale per applicazioni militari, sostenuta dal colosso svedese Saab. L’azienda ha raccolto oltre 1 miliardo di euro complessivi e ha recentemente ottenuto contratti strategici, tra cui il programma di upgrade elettronico del caccia Eurofighter in Germania.

Il secondo round per dimensione è stato quello di Quantum Systems, anch’essa tedesca, attiva in droni, AI e manifattura avanzata, con un investimento da 160 milioni di euro. A livello geografico, il DACH (Germania, Austria e Svizzera) continua a dominare in termini di valore degli investimenti, concentrando oltre il 50% del totale europeo A&D nel primo semestre 2025, pur in calo rispetto al quasi 75% del 2023.

Nuove geografie del capitale, cresce l’Est Europa

Un segnale interessante arriva dall’Europa centrale e orientale, che ha visto aumentare la propria quota di deal nel settore: 21,6% del totale europeo A&D nel primo semestre, in netta crescita rispetto al passato. Un cambiamento che riflette il crescente ruolo geopolitico e industriale dell’area, specie nel contesto NATO.

Di contro, Regno Unito e Irlanda restano fanalino di coda per valore investito: appena il 2,9% degli investimenti A&D europei nel primo semestre 2025, segno delle difficoltà nel superare le rigidità burocratiche e nell’attivare un ecosistema difensivo pubblico-privato integrato come altrove in Europa.

I grandi nomi quotati beneficiano del boom

La corsa agli armamenti e la spinta all’innovazione tecnologica hanno avuto un impatto positivo anche sulle grandi aziende quotate europee della difesa. Rheinmetall, principale produttore europeo di munizioni, ha chiuso il primo trimestre 2025 con vendite per 2,3 miliardi di euro, in crescita del +46% su base annua, e un balzo del +49% dell’utile operativo.

Anche Saab, investitore strategico di Helsing, ha riportato una crescita del +22,1% dell’EBIT nel Q1, beneficiando di una crescente domanda e della priorità assegnata dalle istituzioni europee alla difesa industriale.

Un trend investimenti strutturale, non congiunturale

Il trend di investimento VC nel settore A&D è tutt’altro che episodico: basti pensare che nel 2020 l’intero comparto aveva attratto appena 300 milioni di euro; nel 2022 si era saliti a 600 milioni, mentre nel 2023 si è toccato il miliardo.
L’attuale livello di 1,5 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2025 rappresenta una crescita di 5 volte in tre anni.

A livello di stadio d’investimento, la quota maggiore va a deal late-stage e venture growth, segno della maturazione dell’ecosistema, ma non mancano operazioni seed ed early-stage, alimentate da fondi specializzati ed esperienze dual-use (militari e civili).

VC come strumento di autonomia strategica?

Il rafforzamento della difesa europea non passa solo per le linee di bilancio pubbliche. Il ruolo del venture capital, in forte crescita, è cruciale per sostenere l’innovazione duale, integrare le PMI tecnologiche nei programmi di procurement e costruire un’industria della difesa più dinamica, resiliente e autonoma.

L’effetto combinato di policy, capitali privati e visione industriale potrebbe finalmente traghettare l’Europa verso un ruolo strategico globale anche sul piano militare-tecnologico, aprendo nuove opportunità per investitori e startup.

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