Bilancio

Deutsche Telekom, utili in aumento del 32% trainati dalla fibra in FTTH

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Deutsche Telekom ha chiuso il primo trimestre con utili netti poco inferiori al miliardo di euro grazie alla netta crescita delle connessioni in FTTH in Germania.

Deutsche Telekom ha messo a segno un incremento del 32,8% degli utili netti nel primo trimestre del 2018 trainato in primo luogo dall’aumento di clienti in fibra FTTH (Fiber to the home). L’ex incumbent tedesco ha chiuso il periodo gennaio-marzo di quest’anno con utili netti per 992 milioni di euro, a fronte di 747 milioni dello stesso periodo del 2017.

In crescita anche i ricavi domestici che hanno superato i 6 miliardi di euro.

Il trend è visto positivo per tutto il 2018, secondo il presidente del gruppo Tim Höttges, che ha alzato le previsioni per l’anno in corso.

I risultati di Deutsche Telekom hanno largamente beneficiato del roll out della nuova rete in fibra in Germania.

Nel 2017 Deutsche Telekom ha connesso 4,4 milioni di abitazioni alla sua rete full fiber, portando a 10,4 milioni di case il totale delle abitazioni connesse alla sua rete in fibra, in crescita del 37% in un anno.

Nel primo trimestre del 2018 il primo operatore tedesco ha aggiunto 781mila nuove connessioni in fibra FTTH al suo network.

A sfidare Deutsche Telekom in Germania ci penserà adesso Vodafone, dopo l’acquisizione annunciata ufficialmente ieri degli asset europei di Liberty Global.

Negli Usa T-Mobile, la controllata americana di Deutsche Telekom, ha aggiunto 1,4 milioni di nuovi clienti nel periodo gennaio-marzo 2018. L’impatto della mega acquisizione da 26,5 miliardi della rivale Sprint non impatterà ancora sui conti del trimestre.

Risale allo scorso 30 aprile la notizia che il terzo e il quarto operatore mobile negli Usa, rispettivamente T-Mobile Usa, che fa capo a Deutsche Telekom, e Sprint, che fa capo alla giapponese Softbank, hanno siglato un accordo da 26,5 miliardi di dollari per la fusione delle rispettive attività e la creazione di un operatore in grado di competere con i primi due player sul mercato, vale a dire Verizon ed At&t.

Il nuovo operatore promette investimenti massicci, pari a 40 miliardi di dollari nei primi tre anni per la realizzazione delle reti 5G (il 46% in più rispetto a quanto annunciato dalle due società individualmente per lo stesso periodo prima del deal).

La fusione, che per essere conclusa ha bisogno del disco verde dell’amministrazione Trump, arriva in un momento strategico, alla vigilia dei grossi investimenti in nuove reti 5G nel paese.