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Deutsche Telekom a caccia di investitori per finanziare la fibra in Germania

Deutsche Telekom a caccia di fondi freschi per finanziare la fibra in Germania. Secondo la Reuters, Deutsche Telekom sta cercando investitori disposti a investire in una nuova società, creata appunto per per ammodernare la rete in Germania e per contribuire a pagare il conto.

L’operazione è destinata a chiudere il gap tedesco sula fronte della banda ultralarga, visto che il paese è ancora prevalentemente legato al rame.

E il pressing su Deutsche Telekom è aumentato con il coronavirus, che ha costretto milioni di persone a casa in smart working e DAD.

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Fondi potenziali acquirenti

Secondo la Reuters, Deutsche Telekom e il suo advisor Deutsche Bank stanno cercando di coinvolgere nuovi investitori come i fondi olandesi APG e PGGM e i canadesi Brookfield e CDPQ, così come altri fondi sovrani.

Il piano iniziale di Deutsche Telekom è quello di portare la fibra a 4 milioni di famiglie e agli investitori verranno offerte quote fino alla metà del capitale del progetto. In prospettiva la rete potrà essere ulteriormente ampliata.

La compagnia tedesca ricalcherebbe così la strategia adottata da altri competitor, come ad esempio la spagnola Telefonica, che hanno siglato accordi analoghi con investitori per contribuire all’upgrade delle reti.

Nel contempo, l’operatore tedesco sta dando il via alla vendita di T-Mobile nei Paesi Bassi per tagliare il debito e liberare denaro per investimenti in infrastrutture.

Investitori esteri

Deutsche Telekom è in ritardo quando si tratta di fibra perché a lungo ha puntato più sull’upgrade della rete in rame in passato, puntando seriamente sulla fibra soltanto a partire dal 2019.

Le reti in fibra sono generalmente finanziate con il 30% di capitale e il 70% di debito e Deutsche Telekom è alla ricerca di investitori che contribuiscano per metà del capitale.

Telefonica ha siglato un accordo nell’ottobre 2020 con la tedesca Allianz per sviluppare una rete in fibra ottica in Germania per 2,2 milioni di famiglie in un progetto del valore di 5 miliardi di euro.

Ipotizzando una valutazione simile, il progetto di Deutsche Telekom per coprire circa 4 milioni di famiglie varrebbe circa 10 miliardi di euro, il che tradotto in soldoni significa che gli investitori dovrebbero contribuire con 1,5 miliardi di euro, pari alla metà del 30% del capitale.

Obiettivi di copertura

Lo scorso mese di maggio l’amministratore delegato di Deutsche Telekom, Tim Hoettges, ha sottolineato l’impegno dell’azienda ad accelerare il lancio della fibra in Germania, portandola da 600.000 famiglie lo scorso anno a 2,5 milioni nel 2024.

Hoettges ha detto che la società prevede di investire 2,5 miliardi di euro l’anno in infrastrutture in fibra.

Il piano di Deutsche Telekom sarebbe soltanto il primo passo per chiudere il gap con altri paesi come la Spagna e la Svezia, dove oltre il 60% delle case già accede a Internet tramite cavi in ​​fibra. In Germania solo il 5% delle abitazioni ha la fibra.

L’obiettivo di DT è raggiungere 10 milioni di famiglie con la fibra entro la fine del 2024 e cercherà partnership dove ha senso.

Debito e cessioni

Mentre Deutsche Telekom si sta preparando a investire miliardi, si trova anche di fronte a un grosso conto per esercitare opzioni per aumentare la sua partecipazione in T-Mobile US a oltre il 50% dal 43%.

Tuttavia, è già gravato da 130 miliardi di euro di debiti e ora sta vendendo aziende per ridurre la massa debitoria.

La prima cessione in cantiere è quella la sua controllata olandese, T-Mobile Netherlands, che si stima valga fino a 5 miliardi di euro. Il business mobile olandese ha 6,8 milioni di clienti e le sue vendite lo scorso anno sono state di 1,9 miliardi di euro.

Il consulente di Deutsche Telekom per l’accordo, Morgan Stanley, ha inviato i primi pacchetti informativi ai potenziali acquirenti e che chiedono offerte entro la fine di luglio.

I pretendenti, tra cui i gruppi di acquisto KKR, EQT e Warburg Pincus, dovrebbero partecipare, così come l’imprenditore francese delle telecomunicazioni Xavier Niel, patron del gruppo Iliad.

Warburg Pincus, che impiega l’ex Ceo di Deutsche Telekom Rene Obermann, si è avvicinata all’acquisizione dell’attività nel 2015.

Una volta terminata la vendita, Deutsche Telekom potrebbe cercare di vendere la sua divisione di torri di telecomunicazioni.

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