nota diplomatica

Denti medievali

di James Hansen |

Il Medioevo non è stato solamente quel lungo e buio periodo di decadenza dopo la fine dell’Impero Romano d’Occidente, c’era ad esempio la buona pratica di lavarsi bene i denti, di tenerli puliti, e sembra strano a dirsi ma l’igiene dentale era migliore di quella odierna tra la popolazione.

James Hansen

Il Medioevo non gode di buona fama, tant’è che l’aggettivo ‘medievale’ non di rado appare come sinonimo di ‘brutale’ o ‘primitivo’. Il millennio dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente—grossolanamente dal V secolo al tardo XV secolo—è ricordato come una lunga ‘epoca buia’ in cui l’umanità europea è regredita da un picco di civiltà a uno stadio barbarico.

La visione di tutto questo è però viziata dal fatto che la nostra conoscenza del millennio ‘oscuro’ dipende dagli scritti di un ceto sociale minuscolo e assolutamente atipico—i ‘letterati’, o della Chiesa o associati all’aristocrazia allora emergente. Questi scrivevano in latino. Erano gli eredi della tradizione culturale romana, portati pertanto a celebrare aspetti dell’epoca imperiale scomparsa che contrastavano con un’attualità per niente all’altezza della loro idea della gloria che fu.

Alla vasta maggioranza della popolazione europea, occupata com’era a campare alla faticosa maniera di sempre, importava in maniera molto relativa che ci fosse o meno un Imperatore a Roma. Della vita della gente ‘normale’ di allora sappiamo poco perché la storia scritta dalle élite latineggianti non ne parla quasi. Per questo stiamo per discutere di denti, dell’igiene dentale nel medioevo. Strano a dirsi, ne sappiamo parecchio—questo perché i denti, come le ossa, resistono bene al passare dei secoli.

Al contrario di quanto si potrebbe pensare, i denti del ‘popolino’ medievale erano ben più sani dei nostri. Secondo ricerche archeologiche, “meno del 20% dei denti umani dell’epoca mostrano all’esame evidenza di carie”. Per fare un paragone, oggigiorno circa il 30% dei denti degli americani moderni portano questi segni.

Il fenomeno è quasi certamente attribuibile all’alimentazione, in particolare all’attuale abbondanza di zuccheri nelle diete, un fattore coerente con le indicazioni secondo cui, sempre nel Medioevo, i denti della gente semplice erano più sani anche rispetto a quelli dei ceti superiori che potevano invece permettersi il lusso di consumare i dolciumi.

Indipendentemente dalla dieta degli ‘umili’—che perlopiù consisteva in cereali e verdure—anche l’igiene dentale quotidiana era praticata con cura. Ci si ‘spazzolava’ i denti con un ramoscello masticato in punta per dargli una consistenza fibrosa—come il miswāk ancora in uso nei paesi islamici. Anche le gengive, strofinate regolarmente con un frammento di lino, ricevevano una cura forse maggiore di quella solitamente praticata oggi. L’alito si addolciva masticando foglie di menta ed erbe aromatiche.

Niente di questo costituisce una motivazione per voler tornare a vivere alla maniera medievale—l’estrazione di un dente, pur capitando meno spesso, era allora una questione fai da te—ma forse è il caso di fermarci ogni tanto a riconsiderare ciò che crediamo di sapere del passato.