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Decarbonizzazione ed efficienza energetica, il ruolo delle smart grid nel sistema elettrico italiano

Entro il 2030 la Commissione europea ha indicato diversi target da raggiungere, tra cui: riduzione delle emissioni di gas serra del 40%, miglioramento dell’efficienza energetica del 30%, copertura del 27% dei consumi con energia da forni rinnovabili.

Si tratta del pacchetto energia o “Winter Package”, tramite cui accelerare il processo di decarbonizzazione, la crescita economica green oriented e la conseguente creazione di nuovi posti di lavoro all’interno dell’Unione europea (Ue).

In questo scenario va ad inserirsi la Strategia Energetica Nazionale, inaugurata dal Governo Gentiloni e rilanciata dal Governo Conte, volta a gestire il cambiamento del sistema energetico italiano al 2030 “con l’obiettivo di rendere il sistema energetico nazionale più competitivo, più sostenibile, più sicuro”.

Utile al lavoro di ridefinizione delle strategie energetiche europee e nazionali può essere l’information technology (IT), con l’ampia offerta di tecnologie ‘smart’. Queste, infatti, affiancando i sistemi ed i componenti conosciuti, vanno ad ampliare la gamma di soluzioni volte a rispondere alle mutate condizioni

di generazione, trasmissione, distribuzione e consumo.

Un tema di cui si sono confrontati studiosi, ricercatori e imprese il 10 dicembre 2018, a Milano, in occasione del Seminario organizzato dalla Federazione ANIE Energia (Associazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche), che ha visto come focus “Il ruolo delle smart grid nel sistema elettrico: evoluzione tecnologica delle reti”, finalizzato ad evidenziare le esperienze significative nello sviluppo di soluzioni tecnologiche ed innovative (‘smart’) che le aziende italiane hanno acquisito per affrontare le future sfide del sistema elettrico in continua evoluzione.

Tecnicamente, una smart grid si compone di una rete di informazione e di una rete di distribuzione elettrica, in modo tale da consentire di gestire la rete elettrica in maniera “intelligente” sotto vari aspetti o funzionalità: in maniera efficiente per la distribuzione di energia elettrica; per un uso più razionale dell’energia; per minimizzare eventuali sovraccarichi e variazioni della tensione elettrica.

L’obiettivo per l’Italia, secondo gli studiosi e gli associati Anie, è realizzare e sviluppare una filiera nazionale integrata, per tentare di conquistare la leadership nel settore delle tecnologie per le smart grid.

L’esigenza di creare una filiera smart grid “made in Italy, si legge nel documento che mette assieme gli atti del seminario, “cioè una rete di operatori nazionali in grado di sviluppare e dimostrare soluzioni innovative basate su approcci standardizzati avanzati, può rappresentare un vantaggio competitivo per il sistema industriale italiano che potrà essere in grado di offrire applicazioni modulari, integrate, interoperabili e razionali”.

Le smart grid, in sostanza, “possono esprimere al meglio il loro potenziale se vengono sviluppate secondo architetture codificate in cui ogni funzione e componente trova la sua collocazione precisa in un’organizzazione ordinata”.

Fondamentale per le reti intelligenti di nuova generazione sono le tecnologie per la comunicazione e l’informazione e la condivisione rapida di dati: “lo scambio dati necessita di un protocollo di comunicazione in grado di supportare la comunicazione, e che garantisca semplicità di configurazione ed elevata flessibilità nella riconfigurazione dinamica del flusso dati”.

Tre i punti critici su cui si lavora per migliorare lo standard: monitoraggio e raccolta dati da diversi sensori posti in rete; applicazioni di controllo e regolazione; applicazioni di protezione/sicurezza (cybersecurity).

Oggi, grazie al pacchetto energia della Commissione Ue, quando si parla di strategia energetica ci si riferisce anche allo sviluppo delle tecnologie della prossima generazione legate alle fonti energetiche rinnovabili; a smart cities e consumatori; all’efficienza energetica; ai trasporti sostenibili; alle soluzioni di carbon capture storage.

Secondo un recente studio Markets and Markets, entro il 2023 le tecnologie smart grid per software, hardware e servizi/applicazioni potrebbero arrivare a valere più di 61 miliardi di dollari sul mercato mondiale (dai 23,8 miliardi del 2018).

All’interno del documento pubblicato da Anie Energia, c’è proprio un’ampia sezione dedicata alle software technologies, dove sono approfondite alcune tra le soluzioni più utilizzate a livello globale: Supervisory Control and Data Acquisition (o SCADA), Energy Management System (o EMS), Distribution Management System (o DMS), Demand Response (o DR) management e Distributed Energy Resource Management (o DERM).

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