Key4biz

Decarbonizzazione civica. Cassonetti smart: sconti nei negozi a chi ricicla rifiuti elettronici e non emette CO2

Raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti attraverso il riciclo ed il riuso dei rifiuti non è pensabile senza il coinvolgimento dei cittadini. Serve una decarbonizzazione civica per alleggerire sempre di più la nostra impronta ecologica sul pianeta.

Arriva lo “smart bin” made in Italy

Il cassonetto dell’immondizia sotto casa è un buon punto di partenza. “Smart bin” è un modello di contenitore di nuova generazione, ideato dall’Enea nell’ambito del progetto europeo “INNO-WEE” (Innovative WEEE traceability and collection system and geo-interoperability of WEEE data), per la corretta gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici (Raee).

La tecnologia è in grado di riconoscere il tipo di rifiuto smaltito, premiando direttamente il cittadino che conferisce oggetti come telefonini, pc e tablet, che rappresentano una vera e propria miniera di oro grazie al recupero di argento, palladio rame e altri materiali di grande valore contenuti nelle schede elettroniche.

Stiamo lavorando per migliorare la tracciabilità della filiera, promuovere un vero e proprio cambiamento culturale attraverso un sistema di premialità verso i comportamenti più virtuosi e fornire supporto tecnico-scientifico agli enti locali anche attraverso il trasferimento di metodologie e strumenti innovativi per l’adozione da parte della cittadinanza delle migliori pratiche disponibili”, ha spiegato Marco Tammaro, responsabile del Laboratorio Tecnologie per il Riuso, Riciclo, Recupero e Valorizzazione di Rifiuti e Materiali dell’Enea.

Smaltimento rifiuti e salute

Il corretto smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici è anche un problema di tutela della salute.

In Italia e in Europa le statistiche evidenziano bassi dati di raccolta (si tende a tenerli in casa o a smaltirli in modo improprio) a fronte di una crescita del 3-5% annuo, con rischi per la salute e per l’ambiente.

Le attività dell’industria del riciclo in Italia riguardano per la gran parte le prime fasi del processo di trattamento, meno remunerative, mentre per il recupero delle parti nobili dei rifiuti, queste vengono inviate presso impianti di recupero specializzati, presenti soprattutto nel Nord Europa.

Rifiuti e decarbonizzazione civica

Al cittadino che smaltisce correttamente i rifiuti Raee “Smart bin” regala un buono sconto, che potrà essere speso in una serie di esercizi commerciali convenzionati (dal forno al negozio di elettronica, passando per le librerie).

Un modo per ampliare il concetto di economica circolare, sovrapponendolo a quello di economia di prossimità.

Ad ogni conferimento, il contenitore smart fornirà al cittadino anche il dato relativo a quante emissioni di CO2 sono state risparmiate con un semplice gesto di civiltà.

Il progetto prevede lo sviluppo di una piattaforma web basata su dati interoperabili e protocolli ICT standard, che raccoglie i dati sulla localizzazione dei flussi dei RAEE e il trasporto dei dispositivi raccolti lungo tutta la filiera, dal conferimento fino alle fasi di recupero e riciclaggio.

In aggiunta, sono previsti anche percorsi educativi per promuovere la rigenerazione e riuso delle apparecchiature elettriche ed elettroniche ancora utilizzabili, il corretto riciclaggio e la valutazione dei materiali di pregio che possono essere reintrodotti nel ciclo produttivo.

Parte integrante del progetto sono infine le campagne di comunicazione sui social per studenti e cittadini, come “Si può RAEE di più, + ricicli + sconti”, con video e interviste ai ricercatori dell’Enea, ma anche azioni di promozione tramite l’utilizzo del “game design”, per incentivare i bambini delle scuole elementari alla raccolta dei RAEE.

Primi smart bin tra Italia e Gran Bretagna

I dispositivi hanno dimensioni di circa 170 x 50 x 60 centimetri, sono di facile collocazione e svuotamento e si aprono solo se l’utente si fa riconoscere tramite tessera sanitaria.

I primi modelli sono stati installati vicino a scuole, supermercati e luoghi pubblici a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno, e altre iniziative sono previste nella Città di Trento e nella città di Bath nel Regno Unito.

Il progetto, finanziato dalla “EIT KIC Climate”, oltre all’Enea, vede tra i partner le aziende Dedagroup (coordinatore), Erion (ex Ecodom) e Metellia Servizi, i Comuni di Cava de’ Tirreni e alcuni Comuni della provincia di Trento, e la Fondazione Bruno Kessler, mentre nel Regno Unito, il Comune di Bath e l’azienda Better Points.

Exit mobile version