Key4biz

Ddl Concorrenza in Cdm, sul tavolo il riordino delle Fondazioni Tech

E’ arrivato sul tavolo del Consiglio dei ministri in programma oggi il nuovo disegno di legge annuale sulla Concorrenza. Il testo è all’esame del preconsiglio, la riunione preparatoria del Cdm.

Riassetto delle Fondazioni del Tech

Il Ddl sarà la sede per mettere in atto il riassetto delle Fondazioni che operano nei settori tecnologici e rispondono ai ministeri. La dote di 250 milioni che fa capo a Fondazione Enea Tech e Biomedical sarà aperta anche ad altre Fondazioni attive nel trasferimento tecnologico (ad esempio AI4Industry) e ai Competence center. Sarà comunque la stessa Tech e Biomedical – che avrà nuova governance e nuovi vertici – a valutare i progetti e ad assegnare il relativo budget. Tutto questo sarà inquadrato in un atto di indirizzo dei ministri Adolfo Urso (Mimit) e Anna Maria Bernini (Mur).

Mimit e Mur per l’indirizzo strategico

Il provvedimento prevede che il Ministero delle imprese e del made in Italy e il Ministero dell’università e della ricerca elaborino, congiuntamente, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, e successivamente ogni tre anni, “un atto di indirizzo strategico in materia di valorizzazione delle conoscenze e di trasferimento tecnologico. La proposta di atto di indirizzo strategico, sottoposta a consultazione pubblica dei soggetti istituzionali competenti e degli stakeholders, è approvata con decreto dei predetti Ministri”.

“La fondazione Tech e Biomedical verifica i risultati annuali concernenti i progetti di pertinenza e gli obiettivi di performance conseguiti dai singoli soggetti in relazione alla gestione del budget assegnato e ne tiene conto, ove possibile, secondo criteri basati sulla qualità della ricerca, sui risultati del trasferimento tecnologico, sul numero di spin off generati e secondo criteri di managerialità e premialità, nella ripartizione del budget per le annualità successive. Il report annuale sull’attività di monitoraggio e verifica dei risultati è trasmesso al Ministero delle imprese e del made in Italy, al Ministero dell’università e della ricerca e alle altre amministrazioni interessate”, si legge ancora.

Exit mobile version