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DAZN, stop alla doppia utenza? Social scatenati

Non bastavano le critiche per il servizio a singhiozzo e la rotellina a disturbare le partite. Da dicembre sarà possibile vedere le partite di Serie A trasmesse da Dazn su un dispositivo soltanto e non più su due, com’è stato finora per chi ha un abbonamento. Lo scrive oggi il Sole 24 ore, anticipando la comunicazione ufficiale dell’Ott che detiene in esclusiva la trasmissione di 7 partite su 10 del massimo campionato. Una novità ferale, che ha sollevato una pioggia di critiche sui social da parte degli utenti (su Twitter gli hashtag #Daznout e #DAZN trending topic), nonché l’esposto del Codacons ad Agcom e Antitrust e un’interrogazione parlamentare da parte di Augusta Montaruli (FdI).

A metà dicembre stop alla concurrency

La parola fine alla cosiddetta concurrency, che consente la trasmissione della partita su due device dello stesso abbonato, nascerebbe per combattere la ‘pirateria’, dopo che nei primi mesi è stato notato un incremento del 20 per cento delle doppie utenze a distanza, e al tempo stesso di piattaforme per la condivisione di stessi abbonamenti; una situazione, si nota in Dazn, che porta a un deprezzamento del prodotto calcio e un danno al servizio.

Le lettere agli abbonati, con facoltà di recesso entro 30 giorni, dovrebbero partire per la fine dell’anno; resterà possibile la condivisione di un doppio device per ogni abbonamento con lo stesso indirizzo IP, ovvero all’interno di un’abitazione privata o di un ufficio. Briciole rispetto all’utilizzo massivo che si fa normalmente della concurrency anche su ampio raggio.

Nelle intenzioni, la cancellazione della concurrency potrebbe inoltre contribuire alla ripresa degli abbonamenti, che sono inferiori alle attese e che non vengono comunicati ufficialmente. Secondo stime del Sole 24 ore, gli abbonati al calcio tramite Timvision sarebbero 700mila a fine settembre, a fronte di 1,2 milioni di abbonati a Dazn.

In generale, sono 2,482 milioni gli abbonati al calcio di Sky, che può contare su 3 partite su 10 di Serie A in condivisione con Dazn, a fronte di 1,935 milioni di Dazn a fine settembre.

Codacons, esposto ad Agcom e Antitrust

Il Codacons, appresa la notizia dell’intenzione di Dazn di bloccare gli abbonamenti “multiuso”, ha deciso di presentare un esposto ad Agcom e Antitrust “affinché si accerti la correttezza dell’operato della società”.

“Se sarà confermata la decisione di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali e bloccare l’accesso ai contenuti in contemporanea da due device – spiega l’associazione di consumatori – si potrebbe profilare un danno per quegli utenti che hanno attivato abbonamenti sulla base di condizioni su cui ora Dazn fa marcia indietro. Se da un lato è comprensibile l’esigenza di combattere la pirateria, dall’altro è innegabile che modificare le regole del gioco dopo che gli utenti hanno accettato le condizioni proposte dalla società e siglato gli abbonamenti potrebbe configurare una violazione delle norme civilistiche e del Codice del Consumo, con una conseguente lesione dei diritti dei consumatori”.

Il Codacons sollecita Agcom e Antitrust ad aprire una istruttoria sul caso e, laddove la decisione di Dazn trovasse conferma, ad accertare la correttezza dell’operato della società “sanzionando qualsiasi violazione delle disposizioni in tema di contratti”.

Anche Adiconsum un campo per i diritti dei consumatori.

Interrogazione di Montaruli (FdI), Dazn viola diritti dei consumatori

“Indiscrezioni circa le modifiche contrattuali che unilateralmente Dazn intenderebbe applicare rappresentano se confermate l’ennesima violazione dei diritti dei consumatori della cui difesa anche il Governo non può sottrarsi. Assisteremmo peraltro contestualmente ad una palese violazione delle regole anche di concorrenza da un lato e ad una palese compromissione dei diritti degli abbonati. Per questo presenterò un’interrogazione parlamentare dando forza alle legittime osservazioni delle associazioni dei consumatori che non possono rimanere inascoltate alla luce anche del fatto che non siamo difronte al primo episodio discutibile nella condotta di Dazn”. Così la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli.

Consumatori scatenati, sollevano anche questioni di Antitrust

La novità invisa anche ad alcuni giornalisti

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