L'accordo

Dati dei servizi segreti britannici tutti nel cloud di Amazon. A rischio sovranità e sicurezza nazionale?

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Contratto che potrebbe valere fino a un miliardo di sterline: per dieci anni almeno informazioni e documenti classificati finirebbero nel cloud di Amazon Web Service, tenendo appese ad un filo sicurezza nazionale e sovranità sui dati. Privacy international: "Tenuti all'oscuro Parlamento e Regolatori".

Tutti i documenti classificati del Regno Unito nel cloud di Amazon

Tutte le informazioni dei servizi segreti e delle agenzie di spionaggio del Regno Unito finiranno nelle mani di Amazon Web Service, la potente infrastruttura cloud della Big Tech americana.

Il Government Communications Headquarters (GCHQ), l’agenzia governativa che si occupa della sicurezza nazionale e dello spionaggio e controspionaggio, aveva già annunciato qualcosa su questo accordo, in cui rientra lo stesso Ministero della Difesa britannico, ma ora si alza la voce del dissenso interno.

Nelle scorse settimane il GCHQ aveva discusso della possibilità di acquisire al più presto un sistema cloud ad alta sicurezza, su cui avrebbero potuto contare le Istituzioni britanniche.

Un contratto da un miliardo di sterline

Il contratto di servizio dovrebbe avere un valore approssimativo di quasi un miliardo di sterline, secondo quanto riportato dal The Guardian, con una durata di 10 anni.

Sulla carta, tale accordo servirà al Regno Unito e le sue agenzie governative per potenziare la capacità di raccolta ed elaborazione dati, anche con l’impiego di intelligenza artificiale (IA) e soluzioni analytics.

Ne ha dato notizia per primo il Financial Times, che a sua volta ha citato persone vicine alle parti, mentre il Governo di Londra e Amazon Web Service si sono rifiutati di commentare.

Sono già in molti a preoccuparsi per gli sviluppi di questa iniziativa. In ballo c’è la protezione dei dati più sensibili, la sicurezza nazionale, l’incolumità di chi lavora nei servizi dell’MI5 e MI6 (i due principali servizi di intelligence del Regno Unito assieme al GCHQ), nonché la sovranità sui dati nazionali.

Tenuti all’oscuro Parlamento, regolatori e cittadini

Si tratta dell’ennesimo preoccupante partenariato pubblico-privato, concordato completamente in segreto”, ha affermato Gus Hosein, il direttore esecutivo di Privacy International.

C’erano molte cose di cui andavano informati il Parlamento, i regolatori e il pubblico e questo non è successo”, ha precisato Hosein.

Sempre secondo il FT, i dati rimarrebbero su server nel territorio nazionale e Amazon non avrebbe accesso ad essi, ma le associazioni per la tutela della privacy non si fidano.

L’accordo, a detta di persone vicine al Governo di Londra, consentirebbe solo il semplice acquisto di servizi e tecnologie, senza prevedere l’accesso alle informazioni classificate.