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Datacenter Lepida, nuovo servizio per la protezione degli ‘end point’

Data center

Nel mese di febbraio Lepida ha aggiunto alla propria offerta rivolta ai soci un nuovo servizio denominato “End Point Protection”. Si va così progressivamente arricchendo la suite di servizi di sicurezza della società in house della Regione Emilia Romagna, che a dicembre 2016 aveva lanciato il servizio di “Firewall as a service.

Il servizio di “End Point Protection” consente di proteggere server fisici e virtuali, postazioni di lavoro e dispositivi mobili. Per i server fisici e le postazioni di lavoro è possibile, previa installazione sul dispositivo di un “agent”, attivare funzionalità “base” o “avanzate”.

Le funzionalità “base” comprendono: protezione antimalware (inclusi ransomware), capacità di rilevare e trattare minacce note e sconosciute grazie all’utilizzo di informazioni ottenute in tempo reale da servizi cloud, personal firewall, host intrusion prevention system, controllo della connessione di dispositivi rimovibili.

Quelle avanzate prevedono la possibilità di:

Per le macchine virtuali sarà possibile utilizzare meccanismi “light agent” o “agentless”.

Nel caso dei dispositivi mobili si potranno limitare le applicazioni eseguibili dall’utente e implementare meccanismi di protezione remota per impedire l’accesso ai dati in caso di furto o smarrimento.

L’ente che attiverà il servizio potrà scegliere se utilizzare una console “mastermultitenant installata presso il datacenter di Lepida o una console “slave” da installare presso la propria sede. Il listino prevede i seguenti prezzi annuali (IVA inclusa) per singolo end point: 2.5 euro per postazioni di lavoro e server fisici con funzionalità “base”, 5 euro per postazioni di lavoro e server fisici con funzionalità “avanzate”, 2.5 euro per dispositivi mobili, 8 euro per macchine virtuali.

Sarà inoltre possibile acquistare il servizio di “soluzione gestita” a 8 euro all’anno o quello di “supporto specialistico” a 83 euro all’ora.

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