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Data Journalism. Dicasteri, capi di Gabinetto e tutti gli incarichi. Il Governo Conte e il Governo Gentiloni a confronto

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Il Governo Conte e il precedente guidato da Gentiloni a confronto nei dati elaborati dal centro studi 'CoMar'.

Sia l’attuale che il precedente Governo, è articolato in 19 Dicasteri. 6 di questi, egualmente, sono Dipartimenti Presidenza del Consiglio (“senza portafoglio”). Il perimetro di competenze assegnato ad ognuno è invariato, con eccezioni tra: Affari regionali/Famiglia e Disabilità; Politiche Europee; Sport.

 

Livello assegnazione incarichi, vacatio, conferme

Gli incarichi di Capo di Gabinetto sono tutti assegnati. Risultano non coperti, alla data della chiusura del presente documento, 5 incarichi di Capo del Legislativo / Affari Giuridici, dei quali: 3 in Ministeri “senza portafoglio”, 1 relativo allo Sviluppo Economico (provvisoriamente coperto da Lavoro).

Sono 3 i Capi di Gabinetto confermati nello stesso ruolo: Difesa, Economia, Beni Culturali; in 1 caso vi è un trasferimento (da Salute a Istruzione). Maggiore stabilità per Capi del Legislativo, con 5 conferme: Esteri, Interno, Difesa, Economia, Sud / Coesione Territoriale; anche qui, 1 caso di trasferimento (da Salute a Istruzione). 4 capi di Gabinetto hanno precedentemente svolto incarico in Uffici Legislativi.

I ministeri della Difesa e dell’Economia hanno mantenuto inalterato l’apice sia del Gabinetto che del Legislativo. Il Ministero dell’Istruzione ha assunto lo stesso binomio del Ministero della salute del precedente Governo.

Tra i nomi, risultano di maggiore esperienza in staff ministeriali (senza considerare, quindi, incarichi in altre Pubbliche Amministrazioni e Organi Costituzionali), in ufficio di Gabinetto o Legislativo, quali responsabili o vice:

  • Alfonso Celotto (Bonino – Politiche Europee, Calderoli – Semplificazione Normativa, Tremonti – Economia, Trigilia e Barca – Coesione Territoriale, Guidi – Sviluppo Economico)
  • Giuseppe Chinè (Di Pietro – Infrastrutture, Calderoli – Semplificazione Normativa, Tremonti, Monti e Grilli – Economia, Lorenzin – Salute)
  • Vito Cozzoli (Guidi – Sviluppo Economico)
  • Luigi Fiorentino (Ciampi e Amato – Tesoro, Profumo e Carrozza – Istruzione, Lanzetta – Affari Regionali)
  • Pierluigi Petrillo (Catania – Agricoltura),
  • Matteo Piantedosi (Cancellieri – Interni)

I capi di gabinetto: età, provenienza geografica, formazione e carriera

Nel passaggio di Governo, l’età media si è abbassata da 54,5 a 51,4 anni; in entrambi, i più giovani erano 38enni; nel precedente, numerosi erano gli over 60, del tutto assenti nell’attuale.

Riguardo alla provenienza geografica, si rileva una forte diminuzione nella rappresentanza delle Regioni settentrionali, una corrispondente crescita delle Regioni centrali, una sostanziale stabilità della rappresentanza meridionale, che continua ad essere un sostanziale 50% del totale. Passano da 1 a 2 i nati all’estero.

Per formazione, predomina l’area giuridica, da cui proviene l’84,2 % dei Capi di Gabinetto; gli altri, si riferiscono alla Diplomazia, alle Forze Armate, alle Lettere.

Considerando il percorso professionale: 5 (26,4%) appartengono alle Magistrature; 4 (21%) sono Funzionari parlamentari; 3 (15,8%) sono Professori universitari; 3 sono dipendenti di altre pubbliche amministrazioni; 4 provengono da altri ambiti.