Il trend

Data center, quest’anno mercato globale a 266 miliardi di dollari. Cosa accadrà fino al 2030?

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Gli aspetti più critici per i data center per i prossimi dieci anni sono legati ai cambiamenti climatici, la decarbonizzazione, le tecnologie green, i consumi energetici e la cyber sicurezza. Aumenteranno investimenti e ricavi, ma soprattutto ci sarà un’impennata del traffico dati.

La trasformazione digitale dei data center procede a gonfie vele. Al momento, secondo una ricerca Gartner riportata nell’articolo dal titolo “The next dacade”, pubblicato sul Data Economy Magazine, si stima che entro la fine del 2020 il mercato globale dei data center pubblici raggiunga un valore prossimo ai 266,5 miliardi di dollari, in aumento del 17% su base annua rispetto ai 228 miliardi di dollari del 2019.

Principali tendenze

Nello specifico, il segmento SaaS (Software-as-a-Service) rimane quello più rilevante in termini generali, con un valore stimato attorno ai 116 miliardi di dollari entro la fine dell’anno in corso. Segue quello delle infrastrutture, IaaS (Infrastructure-as-a-Service), che potrebbe arrivare a valere 50 miliardi di dollari.

Il mercato di riferimento è quello americano, che crescerà del 17,3% nel 2020. Più in generale, lo sviluppo delle tecnologie 5G ed Edge avrà come impatto diretto un aumento sensibile della domanda di infrastrutture e servizi data center in tutto il mondo entro la fine del 2020 e nel 2021.

Una domanda che è legata al moltiplicarsi dei device connessi in rete e all’inevitabile incremento della produzione e della condivisione di dati. A partire dalla fine del 2021, il traffico dati sul cloud relativo ai data center raggiungerà i 20.6 zettabyte (ZB), contro gli appena 6 calcolati per il 2016. Conseguenza diretta sarò l’affermazione degli hyperscale data centre, che saranno 628 nel 2021, contro i 338 del 2016.

Ritardi nella decarbonizzazione

Luci e ombre, invece, esaminando da vicino l’aspetto energetico dei data center e il loro impatto ambientale. Entro il 2025, infatti, il 34% dei data center sarà alimentato da energia elettrica generata da impianti eolici e solari, quindi da fonti energetiche rinnovabili.

Il lato negativo è che ancora il 20% delle emissioni di CO2 sarà generato proprio da queste strutture (scenario in cui le aziende non adotteranno standard di decarbonizzazione stabiliti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e all’altezza delle sfide poste dai cambiamenti climatici).

Entro il 2030, inoltre, è atteso un aumento consistente dei consumi elettrici dei data center pari a 2.967 TWh, ma in base agli scenari più estremi tale dato è portato a 8.000 TWh.

A partire dal 2026, si legge nell’articolo, i ricavi del settore supereranno i 105 miliardi di dollari, mentre i green data center daranno vita ad un mercato pari a 35 miliardi di dollari (contro i 6,5 miliardi del 2018).

Sicurezza e tecnologie emergenti

Non meno rilevante sarà l’aspetto della sicurezza e i dati in questo senso vanno verso un incremento della spesa delle imprese in soluzioni cybersecurity, che è stata stimata crescere ad un tasso composto annuo dell’11%, tra il 2018 ed il 2028.

L’impiego delle tecnologie emergenti sarà altrettanto intenso e nel 2029 il mercato delle soluzioni di intelligenza artificiale, blockchain, 5G e internet delle cose, potrebbe raggiungere un fatturato pari a 721 miliardi di dollari in 60 tra le più grandi città del mondo.