Nota design

Dall’ipposandalo romano alle Nike di cavallo

di James Hansen |

La scarpa verrà venduta a un prezzo che parte dai 1.200 dollari. Tutto ciò per una sola scarpa, anche perché al momento non ce ne sono abbastanza per farle indossare a un cavallo ‘intero’. Ad ora, delle ‘Nike di cavallo’ ne esistono solo tre, ciascuna un modello unico…

In teoria, una delle funzioni del design è quella di soddisfare necessità di cui non si è mai accorto nessuno… Così, non c’eravamo resi conto della ‘necessità’ delle scarpe Nike per cavalli, ma poco importa: ora arrivano lo stesso, per opera dell’americana Horse Kicks di Lexington, Kentucky.

La scarpa – nell’immagine qui sopra calzata dal purosangue ‘Bear’, dell’allevamento Millennium Farms – verrà venduta a un prezzo che parte dai $1.200. Tutto ciò per una sola scarpa, anche perché al momento non ce ne sono abbastanza per farle indossare a un cavallo ‘intero’. Ad ora, delle ‘Nike di cavallo’ ne esistono solo tre, ciascuna un modello unico…

L’iniziativa non ha alcun legame con il produttore ufficiale Nike. Le calzature sono state create manipolando e riadattando delle scarpe originali, quelle che indossano gli esseri umani. In pratica allora, sono più che altro dei costosi oggetti d’artigianato da collezione per i fissati dei cavalli di gran razza.

James Hansen

Le prime prove di convivenza tra i cavalli e l’uomo risalgono a circa 5.500 anni fa. A quanto si sappia i primi ferri di cavallo sarebbero apparsi con i Romani qualche secolo prima di Cristo nella forma dell’ipposandalo – una specie di sandalo con la suola in ferro che veniva applicato senza chiodi, con anelli e lacci al piede del cavallo. Non venivano utilizzati per la cavalcatura di tutti i giorni, ma piuttosto per applicare medicamenti agli zoccoli, oppure per proteggerli in zone particolarmente accidentate. Furono i Galli invece i primi ad usare sistematicamente i ferri.

Con questa scarpa, da legare allo zoccolo con i lacci, se non altro si torna in qualche modo alle origini.