La sfida

Dalla smart mobility alle auto a guida automatica: il progetto europeo I-Game

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GCDC 2016: la sfida europea all’ultima app per le auto a guida automatica del futuro prossimo. Il progetto I-Game dell’Ue lavora ai primi standard di sicurezza delle self driving cars.

Il 90% degli incidenti automobilistici sono dovuti ad errori umani, per ridurre tale dato è necessario rendere le vetture più intelligenti, in grado di prendere delle decisioni in maniera autonoma ed in sicurezza. Parte da questi presupporti il progetto europeo I-Game, finanziato dall’Ue con 3,7 milioni di euro e che coinvolge centri di ricerca e aziende di Spagna, Olanda e Svezia.

Lo sforzo degli ingegneri e degli sviluppatori è nel migliorare la comunicazione tra automobili attraverso l’interoperabilità dei sistemi utilizzati per rendere possibile la guida automatica (self driving cars). Tecnologie smart mobility come i sistemi di parcheggio intelligenti (smart parking), i sistemi per il controllo automatico della guida (dynamic cruise control) o i sistemi di avviso di perdita di controllo della corsia (lane departure warning system), stanno progressivamente diventando standard nelle nuove auto.

Le principali aziende high-tech sperimentano la guida automatica in condizioni reali e alcuni produttori di auto stanno già presentando aggiornamenti di software che vedono le nostre vetture guidarsi da sole su autostrade o venirci a prendere all’entrata del centro commerciale o del cinema.

Per arrivare a questo punto e ad una mobilità realmente sicura, però, le auto del futuro dovranno essere in grado di “parlare” e capirsi tra di loro (comunicazione Vehicle-to-Vehicle, o V2V) per evitare incidenti e ottimizzare le decisioni, anche in situazioni di traffico caotico.

L’obiettivo del team di I-GAME  (acronimo inglese che sta per Interoperable GCDC AutoMation Experience) è permettere tale interoperabilità sviluppando tecnologie da testare nella sfida all’ultima app della GCDC (Grand cooperative driving challenge) che si concluderà a giugno 2016.

Una sfida che vedrà competere squadre provenienti da tutta Europa nella progettazione e nell’implementazione dei efficaci sistemi di comunicazione V2V.

Secondo quanto affermato da Jeroen Ploeg, senior scientist cooperative driving del progetto, in un articolo pubblicato sul magazine Research*eu: “La piattaforma I-GAME è caratterizzata da quattro componenti principali: l’architettura di sistema generale, che è stata creata a giugno 2014 e fornisce il quadro principale per gli sviluppi futuri del progetto; il protocollo di interazione che consiste in una sequenza di messaggi wireless per la comunicazione veicolo-veicolo”.

Il terzo componente dell’architettura di I-GAME – ha specificato Ploeg – è il software a bordo del veicolo. Il pezzo finale del puzzle, l’architettura di comunicazione, si basa sugli attuali standard ETSI C-ITS sui Sistemi di trasporto intelligenti cooperativi”.