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Dal Covid-19 alla telemedicina per i dipendenti, Enel X e Policlinico Gemelli presentano Smart Axistance eWell

La tecnologia Smart Axistance eWell

Conoscere il proprio stato di salute e livello di benessere in ogni momento, anche in diversi momenti della giornata, potrebbe rivelarsi vantaggioso per il dipendente che, in base ai dati che arrivano dalle tecnologie wellness e smart health, abbinate alle piattaforme di telemedicina, potrà meglio gestire energie e risorse individuali sul posto di lavoro.

Enel X e il Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, primo ospedale italiano secondo la classifica World’s Best Hospital 2021 e centro di ricerca in ambito biomedico di livello internazionale, hanno presentato la soluzione Smart Axistance e-Well, studiata per le aziende che consente di offrire ai loro dipendenti un percorso di governance clinica integrato con il tradizionale check up.

La nascita della piattaforma Smart Axistance e-Well testimonia come i trend della medicina stiano evolvendo rapidamente spinti dalla diffusione di tecnologie che consentono alle persone di accedere a servizi innovativi di telemedicina”, ha spiegato Francesco Venturini, Responsabile di Enel X.

Una tecnologia frutto della collaborazione tra Enel e il Gemelli di Roma, nata durante i mesi difficili della pandemia di Covid-19, e che oggi è possibile implementare con Smart Axistance: “uno strumento di telemedicina a disposizione delle aziende e pensato per i dipendenti che potranno fare un check up e avviare un percorso personalizzato di telemedicina per migliorare il proprio livello di benessere”, ha precisato Venturini.

Covid-19 e telemedicina

Offrire servizi digitali innovativi ai nostri utenti rappresenta una componente fondamentale della nostra evoluzione e costituisce uno dei pilastri per affrontare le sfide legate ai cambiamenti sociali, alla modifica dell’epidemiologia, alla ricerca di più efficaci paradigmi di cura”, ha affermato il professor Marco Elefanti, Direttore generale Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.

L’evoluzione tecnologica, coniugata a solide basi scientifiche, ci consente oggi di realizzare nuovi paradigmi di erogazione dei servizi legati alla salute, in grado di coniugare la sostenibilità del sistema con l’eccellenza delle cure. La nostra esperienza di gestione dell’emergenza pandemica ne è una testimonianza, con la costruzione di un modello organizzativo e di un supporto tecnologico che sono stati il primo nucleo della piattaforma Smart Axistance e-Well”, ha aggiunto il Direttore della struttura.

Come funziona

I dipendenti inseriti nel programma, a valle del check up iniziale, ricevono sull’applicazione sviluppata da Enel X un percorso di wellness personalizzato, con il supporto da remoto dei medici del Policlinico.

Per un corretto utilizzo del servizio il paziente riceve anche uno smart watch e una dieta personalizzata, con obiettivi aggiornati periodicamente. A integrazione delle visite specialistiche previste dal check up classico, lo stato di benessere iniziale viene valutato sulla base di un protocollo clinico scientificamente riconosciuto, basato su 5 aree di riferimento: stress, attività fisica, regime alimentare, sonno e fumo.

La durata del percorso è di almeno un anno e viene erogato interamente in telemedicina, attraverso televisite periodiche che permettono di verificare gli obiettivi raggiunti e calibrare la tabella di marcia.

I vantaggi della telemedicina

Grazie al suo impiego il settore sanitario potrà risparmiare fino a 21 miliardi di dollari di costi entro il 2025.

Un obiettivo raggiungibile, visto che già oggi il risparmio è stimato attorno agli 11 miliardi di dollari.

Il tasso di crescita sarà superiore al +80% nei prossimi quattro anni, secondo uno studio Juniper Research.

A causa della pandemia di Covid-19, si calcola che sono stati 348 milioni i teleconsulti in tutto il mondo nel 2020, contro i 280 milioni del 2019.

Proprio nel settore sanitario si registrano i maggiori investimenti dall’inizio dell’anno, e quelli in tecnologia erano già cresciuti del +47% nel 2020, raggiungendo il record di 51 miliardi solo in Europa.

Più del 20% delle start up in ambito sanitario è nata nei primi mesi della pandemia.

Secondo i dati del Future Health Index, il il 74% dei professionisti del settore ritiene che per essere davvero pronti a rispondere alle future crisi sanitarie servono più tecnologia, più competenze e capacità di lavorare tra strutture ospedaliere, enti locali, centri di ricerca e Università.

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