INFRASTRUTTURE

Dal 2016 investimenti per il teleriscaldamento anche ad Asti

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Per l’Infrastruttura il comune beneficerà di un investimento pari a 40 milioni di euro. 25.000 gli utenti che verranno serviti; 500 gli stabili raggiunti dal teleriscaldamento, ospedale compreso

Quaranta milioni di euro. E’ quanto sarà investito per il teleriscaldamento ad Asti. Soldi che serviranno per la costruzione di una nuova centrale e la posa di 30 km di rete sotto la città in modo da servire un bacino di 25.000 utenti. 500 gli stabili che potranno essere teleriscaldati, incluso l’Ospedale Cardinal Massaia oltre all’acqua calda anche quella refrigerata per i raffrescamento. Il calore, sarà fornito da una centrale di cogenerazione alimentata a gas naturale collocata nella zona nord-ovest della Città. La realizzazione, così come la gestione della centrale e dell’intera rete, sarà a carico di Asti Energia e Calore S.p.A., i cui azionisti saranno IREN, ASP, la multiutility partecipata dal Comune di Asti, e ASTA, Società del Gruppo Gavio.

Anche per la città di Asti, quarto comune del Piemonte per numero di abitanti, il teleriscaldamento rappresenta un importante passo avanti sulla strada dello sviluppo sostenibile che porterà a un risparmio energetico e quindi economico per i cittadini e contribuirà a migliorare la qualità dell’aria. Un progetto che nello specifico consentirà un risparmio energetico di 8.000 TEP (Tonnellata equivalente di petrolio), con mancate emissioni in atmosfera pari a 5.000 tonnellate di CO2 all’anno. “Iren – ha detto il Presidente Francesco Profumo – è leader nazionale nel settore del teleriscaldamento e mette a disposizione il proprio know how per offrire una soluzione efficiente sotto il profilo energetico ed ambientalmente sostenibile”. E la realtà occupazionale astigiana ne beneficerà: dalla costruzione della centrale, alla posa della rete e all’installazione. “Scavi e opere ossigeno per l’occupazione”, ha sottolineato Fabrizio Brignolo, sindaco di Asti, il quale ha auspicato che il teleriscaldamento sia solo il primo passo verso investimenti nel settore energetico e che venga dato corso a un caso pilota di aggregazione tra le cosiddette municipalizzate, secondo l’indirizzo del Governo.