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Dai test per nuovi farmaci sui nostri gemelli digitali a predire alluvioni. Ecco a cosa serve ‘Leonardo’

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Il supercomputer, il 4^ più potente al mondo, in funzione a Bologna svilupperà nuove applicazioni nei settori dell’intelligenza artificiale, la medicina personalizzata, le fonti energetiche rinnovabili, la progettazione di farmaci e materiali, la bioingegneria, le previsioni meteorologiche e la lotta al cambiamento climatico.

Si dice, da anni, che la supremazia tecnologica vede la sola sfida tra Usa e Cina. Anche l’Unione Europea è ora una super potenza tecnologica. Lo dimostra sia con il supercomputer ‘Leonardo’, il 4^ più potente al mondo, in funzione da ieri al Tecnopolo CINECA di Bologna sia con gli altri supercalcolatori già installati o in cantiere in altri Paesi dell’Ue. 

Ma a cosa servono i supercomputer?

Non è solo una competizione sulla potenza di calcolo. 

‘Leonardo’ a Bologna svilupperà nuove applicazioni in settori quali:

  • l’intelligenza artificiale 
  • la medicina personalizzata, 
  • le fonti energetiche rinnovabili, 
  • la progettazione di farmaci e materiali, 
  • la bioingegneria, 
  • le previsioni meteorologiche e la lotta al cambiamento climatico.

Come fa? 

Tra gli obiettivi principali c’è accelerare la ricerca contro le pandemie e sviluppare nuovi farmaci. Non a caso il primo cliente privato ad avvalersi di ‘Leonardo’ è Dompé farmaceutici

Pensate, oggi con i computer attuali in Italia e in Ue “solo il 10% dei test clinici arriva a risultato”, ha detto all’inaugurazione di ‘Leonardo’ Roberto Viola, direttore generale reti di comunicazione dei contenuti e delle tecnologie della Commissione Europea.

Con ‘Leonardo’ i nuovi farmaci si potranno testare in “silico” grazie ai nostri gemelli digitali. Il supercalcolare è in grado di creare digital twin di persone e così provare sui pazienti digitali i farmaci. Ma non solo la medicina del futuro passerà per Bologna.

‘Leonardo’ studierà anche le “copie” delle città reali, a partire da Bologna, e il gemello digitale della Terra per combattere il cambiamento climatico. Analizzerà, infatti, gli impatti di C02 sul pianeta con le applicazioni industriali, elaborerà algoritmi per l’agricoltura di precisione, con la speranza che si possa coltivare meglio il terreno in tutto il mondo, anche in Africa, e studierà, con una super precisione, i fenomeni meteorologici estremi con l’obiettivo di arrivare anche a predire in anticipo alluvioni e, in generale, eventi atmosferici eccezionali, che possono creare ingenti danni a persone e cose.

Scienza dei materiali, astrofisica, fisica delle particelle, scienze della terra e dell’ambiente, scienze della vita, gemello digitale terrestre per il cambiamento climatico, informatica per la prevenzione dei rischi e informatica per la progettazione di farmaci. Per le applicazioni in tutti questi settori ‘Leonardo’ impiegherà la sua potenza di calcolo di quasi 250 petaflop: pari a 250 milioni di miliardi di calcoli al secondo.

I dati sono la materia prima per l’evoluzione dei Paesi. E l’Italia e l’Europa devono essere sempre più pronte per l’era digitale e per la quantum supremacy, nella sfida con Usa e Cina.