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Dai big data ai mega data, nuova piattaforma UE per le imprese della digital economy

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Il settore dei mega dati in Europa potrebbe valere 111 miliardi di euro nel 2020. Dal progetto Juniper una piattaforma europea dedicata allo sviluppo di servizi alle imprese e all’elaborazione di grandi quantità di informazioni. I volumi di traffico cresceranno di 20 volte entro il 2018.

I “mega dati” sono flussi di informazioni talmente grandi e complessi da non poter essere gestiti dalle tradizionali applicazioni per l’elaborazione dei dati. Tuttavia, trovando degli schemi mediante l’uso di sistemi avanzati di analisi, grazie alle soluzioni avanzate nel settore dei big data si potrebbero aprire nuove opportunità aziendali e creare soluzioni più intelligenti in numerosi settori.

È il caso della nuova piattaforma sviluppata dai ricercatori del team Juniper che dovrebbe contribuire all’analisi dei mega data in Europa e lo sviluppo della digital economy, sostenendo in maniera più efficace il flusso crescente di big data e le operazioni di raccolta/immagazzinamento.

Il progetto Juniper, per esteso “Java platform for high-performance and real-time large scale data management”, ormai terminato a dicembre scorso e finanziato dall’Unione europea con quasi 5 milioni di euro, ha cercato di affrontare la grande sfida della società iperconnessa proprio sviluppando una piattaforma “in tempo reale” capace di supportare un’ampia gamma di applicazioni ad alte prestazioni per i mega dati.

Secondo il recente studio IDC & Open Evidence, il mercato dei big data in Europa (European data market) potrebbe arrivare a valere 111 miliardi di dollari nel 2020, impiegando fino a 6 milioni di occupati. Lo studio, riferito al 2014, già mostrava una data economy del valore di 50 miliardi di euro, pari all’1.8% del PIL dell’Euro zona (che nel 2020 dovrebbe arrivare al 5%).

La rete adesso effettua milioni di compiti al minuto, dalle operazioni bancarie online al monitoraggio dei maremoti, e si prevede che i volumi del traffico di dati cresceranno di 20 volte entro il 2018.

I risultati del progetto potrebbero portare dei benefici significativi a numerosi settori. Ad esempio, gli schemi nei mega dati possono essere analizzati per comprendere meglio il comportamento e le preferenze dei clienti mediante l’integrazione di dati relativi ai social media, registri del browser e analisi del testo. I commercianti possono usare l’analisi dei mega dati per ottimizzare il proprio magazzino, in base a modelli di previsione generati dai social media, e l’analisi dei mega dati può anche aiutare le macchine e i dispositivi a diventare più intelligenti e autonomi (nell’azionare le automobili che si guidano da sole, self drivings cars).

Esiste pertanto un enorme potenziale commerciale nella gestione efficace dei mega dati. Una questione chiave, finora, è stata quella relativa a come gestire efficacemente dei flussi di informazioni così grandi e complessi, con le informazioni online che eccedono la capacità della rete.