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Cyberwar Usa-Iran, Teheran assicura: ‘Nessun attacco americano è riuscito’

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L’Iran ha negato che i cyberattacchi ai suoi sistemi di difesa rivendicati nelle scorse ore dagli Stati Uniti abbiano avuto successo.

Secondo quanto riporta il New York TimesWashington ha sferrato un’offensiva cyber lo scorso giovedì contro l’Iran prendendo di mira sistemi che vengono impiegati per l’impostazione di azioni militari e per il controllo dei lanci di missili di Teheran.

I servizi segreti Usa credono ci sia proprio l’Iran dietro l’attacco alle petroliere nel Golfo del’Oman.

L’attacco dello Us Cyber Command è stato portato a termine lo stesso giorno in cui il presidente Donald Trump ha fermato i raid aerei contro stazioni radar e batterie missilistiche di Teheran

La risposta dell’Iran

L’Iran intanto ha negato che i cyberattacchi ai suoi sistemi di difesa rivendicati nelle scorse ore dagli Stati Uniti abbiano avuto successo.

“Nessun attacco da parte degli Usa è stato condotto con successo”, ha scritto su Twitter il ministro delle Telecomunicazioni di Teheran, Mohammad Javad Azari Jahromi.

Lo scorso anno abbiamo sventato non uno ma 33 milioni di attacchi con lo scudo Dejpha, ha aggiunto il ministro iraniano, sostenendo che il suo Paese “sta affrontando il cyber terrorismo – come Stuxnet”. Stuxnet è un virus informatico di sospetta produzione israeliana e americana che ha danneggiato in passato impianti nucleari di Teheran.

Cybercom

Trump ha dato una significativa autonomia a CYBERCOM, il commando delle forze armate statunitensi per le operazioni cyber, e lo ha autorizzato a condurre attacchi offensivi contro avversari stranieri durante la sua presidenza. La nuova strategia consente al commando di condurre alcune delle sue operazioni senza consultare i funzionari della Casa Bianca o altre agenzie governative.

Secondo il Wall Street Journal, attuali ed ex funzionari statunitensi dicono che l’Iran potrebbe tentare di lanciare attacchi cibernetici contro gli Stati Uniti alla luce delle ostilità.

Nel 2016, il Dipartimento di Giustizia ha accusato sette iraniani di aver presumibilmente coordinato attacchi informatici finanziari che hanno portato centinaia di migliaia di clienti a non poter accedere ai propri account e decine di milioni di dollari spesi dalle aziende che tentano di rimanere online attraverso questi attacchi.