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Cybertech 2019, perché la cybersecurity non è un rischio ma un’opportunità per le aziende

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L'evento dedicato alla sicurezza informatica ha evidenziato l'importanza di fiducia nelle nuove tecnologie a supporto della tutela del cyberspazio come l’Intelligenza Artificiale e la blockchain e maggiore apertura e condivisione nelle informazioni tra pubblico e privato.

Si è conclusa ieri la due giorni di Cybertech Europe 2019, il più importante evento e piattaforma europea dedicata al settore della cybersecurity organizzata in collaborazione con Leonardo e con l’innovation partner Accenture.

Numeri importanti per questa quarta edizione: migliaia di visitatori e più di 100 aziende e start up partecipanti provenienti da oltre 50 paesi hanno avuto modo di confrontarsi e aggiornarsi sullo scenario attuale della sicurezza informatica e condividere best practice e strategie per il futuro.

Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo ha commentato: “È stato un vero piacere partecipare a Cybertech Europe 2019. Anno dopo anno questo forum ha registrato una crescita costante, ampliando la sua portata. Questo riscontro così ricco di entusiasmo ci conferma che siamo sulla buona strada nel fronteggiare le sfide crescenti di un settore in continua evoluzione come quello cyber.

Obiettivo di quest’anno è stato evidenziare il concetto chiave per cui la cybersecurity non va affatto percepita soltanto nella sua accezione negativa di rischio ma tradotta in opportunità di collaborazione tra settori di business, Paesi e persone per prevenire, contrastare e limitare i danni generati dagli attacchi cyber. Ecco perché è importante che ci sia fiducia, in particolare nelle nuove tecnologie a supporto della tutela del cyberspazio come l’Intelligenza Artificiale e la blockchain e maggiore apertura e condivisione nelle informazioni tra pubblico e privato.

Secondo le nostre ultime ricerche circa il 79% delle aziende intervistate ammette di adottare tecnologie emergenti, quali Internet of Things, Blockchain e Artificial Intelligence, più rapidamente rispetto alla velocità con cui riescono ad affrontare i relativi problemi di cybersecurity”, ha commentato Gene Reznik, Chief Strategy Officer di Accenture. “Quando si tratta di investire in cybersecurity, spendere di più non sempre equivale a una migliore performance. La disruption in corso rappresenta un’enorme opportunità per reinventare, innovare e far crescere interi ecosistemi. Per questo motivo le aziende devono collaborare per attuare strategie di sicurezza efficaci che favoriscano crescita e innovazione in un clima di fiducia.

Dal momento che l’interazione uomo macchina influenza ogni aspetto della nostra vita, a partire dal nostro posto di lavoro, passando per la cultura, la vita privata e molto altro, possiamo effettivamente parlare di cyberspazio, in cui la realtà fisica si fonde con uno spazio digitale e dove ognuno di noi ha una sua presenza definita”, ha dichiarato Amir Rapaport, Founder e Editor-in-Chief di CybertechCiò è intimamente connesso alla progressiva diffusione dell’IoT: si stima che all’inizio del 2020 si raggiungerà quota 20 miliardi di oggetti connessi in tutto il mondo. Questa è sicuramente una grande opportunità per l’umanità, ma ha un alto costo in termini di attacchi informatici che diventeranno sempre più personali e difficili da rilevare. Sebbene la sicurezza informatica si stia integrando in misura sempre maggiore nella cultura aziendale, non sta prendendo piede allo stesso modo tra le abitudini degli utenti. Quindi è nostro dovere formare le persone sulla cyber-difesa anche e soprattutto a partire dal sistema educativo, per incoraggiarle a investire tempo e attenzioni nel riconoscere e prevenire i rischi che potrebbero influenzare il loro cyberspazio.