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Privacy: ecco le 25 peggiori password più usate

A poco o nulla sembrano valere gli appelli degli esperti in sicurezza informatica sull’elaborazione di password complesse per proteggere al meglio le nostre informazioni online, che si tratti di un profilo social o dell’accesso al conto in banca.

Neanche in un momento in cui l’allerta sulla cybersicurezza è massima, gli utenti internet sembra abbiano cambiato le loro (pessime) abitudini sulla scelta della password. Per rendersene conto basta dare un’occhiata alla lista delle 25 peggiori password (#worstpasswords) più usate: classifica che vede invariati i primi due gradini del podio, saldamente occupati da ‘123456’ e ‘password’. Non proprio il massimo della creatività, neanche guardando alla password che occupa la terza posizione,: ‘12345678’.

qwerty

12345

123456789

football

1234

1234567

baseball

welcome

1234567890

abc123

111111

1qaz2wsx

dragon

master

monkey

letmein

login

princess

qwertyuiop

solo

passw0rd

starwars

Certo, è difficile elaborare password complesse per ciascuno dei nostri account online ma basta qualche piccola accortezza in più per non esporre le informazioni personali alle sempre più frequenti incursioni dei pirati informatici.

Gli esperti, ad esempio, consigliano di cambiare password spesso (ogni 60 giorni almeno e non oltre sei mesi); di creare username e password diverse per ogni login o applicazione che si vuole proteggere; di utilizzare password di almeno 10 caratteri, dei quali almeno una maiuscola, almeno una minuscola, almeno un numero e almeno un carattere speciale ( ! $ ? # = * + – . , ; 🙂 .

Un trucchetto consigliabile è quello di comprimere frasi lunghe in pochi caratteri presenti nella frase (“Questo può essere un modo per ricordare la password” diventa “Qp&1mpRP”; “To be or not to be” potrebbe diventare “2bOn2B”) o utilizzando anche caratteri dall’apparenza simili in sostituzione di altri caratteri (ad esempio il numero “0” per la lettera “O” o il carattere “$” per la lettera “S”): se ad esempio si vuole usare proprio password, almeno si potrebbe scriverla così: ‘p@$$w0rd’. Allo stesso modo, se si vuole usare una combinazione ‘classica’ come il nome del figlio e la data di nascita, la password può essere rafforzata in questo modo “FeLi83ce”, o così “F&Li83cE”.utilizzando maiuscole e minuscole, simboli e altri caratteri alfanumerici.

Evitare, infine, di scrivere le password o di conservarle in un documento Word o file di testo.

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